Contro i killer della strada leggi durissime ma controlli morbidi

Gentile direttore, oggi in televisione ho appreso di un incidente contro un pedone - una studentessa che attraversava sulle strisce pedonali - causato da un idraulico che guidava la propria autovettura e che, almeno stando a quanto si è detto in tv, era in stato di ebbrezza o sotto effetto di stupefacenti. Incidenti come questo se ne verificano tantissimi e, a volte, sono provocati da pirati che poi scappano.
A tal proposito faccio un paio di considerazioni:
1) Siamo sicuri che solamente inasprendo le pene pecuniarie di infrazioni stradali tramite velox o quant’altro si possano risolvere questi problemi?
2) Non sarebbe opportuno anche, e soprattutto, fare più prevenzione da parte di alcuni degli organi preposti?
Ci sarebbero tante altre considerazioni ma basandomi su quelle appena esposte posso garantire che mai, mai e poi mai, nella mia vita da patentato - oltre 43 anni - percorrendo in media, solo in Italia, oltre 30.000 Km annui, sono stato fermato dai Vigili Urbani anche e solo per un semplice controllo preventivo, mentre moltissimi di loro, nascosti come «ladri» nei posti più stravaganti, bersagliano gli automobilisti con velox o altro per rimpinzare le casse comunali o per assicurarsi il loro stipendio.
Giustissimo far finanziare la spesa pubblica da chi va troppo forte, ma altrettanto giusta dovrebbe essere la prevenzione. La persona che ha causato l’incidente di cui parlavo prima era senza patente, oltre che sotto effetto di stupefacenti o alcol. I ragazzi che muoiono nelle strade al sabato sono in preda a fumi vari e, per non incorrere in temi razzisti, tanti altri sono fuori dei canoni di sicurezza fisica.
Se anche i signori Vigili facessero prevenzione nel loro territorio come fanno altri Corpi, in particolare i Carabinieri, quante persone sarebbero fermate prima di procurare danni gravi e pericolo pubblico?
Sa dirmi, Lei Direttore, quante volte è stato fermato dai Vigili per un controllo? E quante volte è successo a suoi conoscenti o collaboratori? Mi sembra strano che solo a me, in 43 anni, non sia mai capitato.
Scusandomi per lo sfogo venuto spontaneo al sentire la notizia, La ringrazio e La seguirò sempre sulla testata che dirige. Cordialmente.

Caro amico, sa che cosa diceva Leo Longanesi? Che il fascismo fu «una dittatura temperata dall’inosservanza delle leggi». Era un modo per sottolineare una caratteristica molto italiana: è inutile fare troppe leggi, ed è inutile anche inasprirle, tanto poi noi non le rispettiamo. La faccenda diventa ancora più grave se, alla disobbedienza dei cittadini, si somma il mancato controllo da parte di chi dovrebbe controllare. Lei mi chiede quante volte sono stato fermato per la verifica del tasso alcolico o dei documenti: in effetti, quasi mai. Gli «organi preposti», come dice lei, lamentano scarsità di mezzi e di uomini. Soprattutto i Vigili Urbani, che sono i suoi principali imputati, invocano questa attenuante.

In parte è vero che, con la truppa a disposizione, non si può controllare tutto. Però è vero anche che spesso si preferiscono lavori, nella fattispecie controlli, più comodi e redditizi. Più facile andare a caccia di soste vietate che di potenziali assassini, non c’è dubbio.

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