Contro l’aumento che scatta oggi scambi di biglietti fra passeggeri

La Lega lancia il «ticket crossing». Contro il caro-biglietto che scatta oggi, «i passeggeri che scendono dai tram e dalla metropolitana cedano a chi sale il loro ticket, se è ancora valido». Per protestare contro il raddoppio del prezzo che scatta oggi - dopo il voto della giunta Pisapia a fine luglio -, il capogruppo lumbard Matteo Salvini invita i milanesi a offrire i ticket non ancora scaduti per usare tutti i novanta minuti di validità, e anticipa che da domani il Carroccio posizionerà in corrispondenza di numerose fermate le prime cassettine per favorire il «riciclo», come è accaduto già a Genova, Padova, Bologna, Vicenza e Trento. E Salvini domanda a Pisapia «perchè non lancia mini-biglietti da 30 minuti a 50 centesimi?».
Da questa mattina quindi il biglietto singolo passa da un euro a 1,50. Nei giorni scorsi in tanti hanno fatto scorta dei vecchi biglietti per rimandare il più possibile la stangata, visto che fino a fine mese si potranno utilizzare ancora i ticket da un euro. Dal primo ottobre invece verranno rigettati dalle obliteratrici e dovranno essere sostituiti presso uno degli Atm Point (Duomo, Cadorna, Centrale, Garibaldi, Loreto e Romolo) pagando l’integrazione di 50 centesimi. Atm ha stampato circa tre milioni dei nuovi biglietti, si possono acquistare presso gli Atm Point, le rivendite autorizzare e i distributori automatici dei mezzanini e la durata passa da 75 a 90 minuti. Resta invariato (almeno per ora) il costo degli abbonamenti mensili e annuali, anche se nelle scorse settimane è già ventilata l’ipotesi di un ritocco verso l’alto a partire dal 2012. Non scattano subito nemmeno le agevolazioni promesse dal sindaco Giuliano Pisapia: i mezzi gratis per gli over 65 con un reddito Isee inferiore ai 16mila euro e l’abbonamento mensile ridotto per i giovani, non solo studenti ma anche lavoratori, con meno di 26 anni. I due provvedimenti devono essere votati infatti dal consiglio comunale, l’obiettivo della giunta è che siano a disposizione entro fine anno, per ora devono rassegnarsi a pagare e più di prima.
Con il raddoppio del ticket singolo aumentano a cascata le altre formule. Il «2 viaggi per sei giorni» passa da 6,70 a 8,40 euro (i vecchi saranno validi fino al 3 ottobre per completare la settimana), il carnet da dieci viaggio costa 13,80 euro (si potranno esaurire fino al 31 dicembre, nei giorni scorsi c’è stata la fila alle edicole per procurarseli). Il biglietto a bordo della linea X73 (Linate) passerà invece da 1,50 a 2 euro ma a partire da giovedì 8 settembre.
Tartassato chi tenta di fare il furbo. Per legge aumenta anche la multa, cento volte tanto la tariffa minima e quindi passa dagli attuali cento euro a 150, in caso di conciliazione immediata o di pagamento entro i sessanta giorni dall’accertamento o dalla notifica è pari a un terzo, quindi 50 euro (invece di 33,50).
Protesta il Codacons. Già aveva bollato l’aumento del ticket singolo come «uno sproposito» e ora chiede a Pisapia di blindare almeno il costo dell’abbonamento settimanale (che sale da 9 a 11,30 euro) e il «2x6». Contro l’impennata di quest’ultimo titolo in particolare si scaglia l’associazione dei consumatori, visto che permette di viaggiare due volte al giorno per sei giorni e «si tratta del più utilizzato dai pendolari veri, che si troveranno invece a far fronte ad un incremento del 25,3% della spesa perché dovranno ripiegare sul mensile a 30 euro».
Tra stangata Atm e aumento di Ecopass (che dal prossimo anno diventerà una tassa sul traffico che pagheranno anche le auto pulite) «Pisapia trasformerà Milano in una città solo per ricchi.

Non c’è dubbio, la giunta ha le idee chiare su come governare la città: svuotare le tasche dei milanesi» considera il coordinatore provinciale del Pdl, Romano La Russa. E il vicepresidente Pdl del consiglio comunale Riccardo De Corato fa presente che «con l’aumento del biglietto del tram, la città sarà invasa dalle auto».

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