Cronache

Il coordinatore del Pdl arruolato al convegno contro la sua volontà

Il coordinatore del Pdl arruolato al convegno contro la sua volontà

(...) e del segretario del PdL Angelino Alfano, in ordine al sostegno al governo Monti.
Non c’è dubbio che il clima internazionale e le difficoltà economiche del nostro Paese abbiano giocato un ruolo importante nelle decisioni prese con grande senso di responsabilità dal presidente Berlusconi.
Non v’è altrettanto dubbio che ci si trovi di fronte ad una emergenza e che questa situazione è stata definita «una fase di democrazia sospesa», amara, ma ahimè indispensabile.
Ancora ieri borse e spread marciavano male il che sta a dimostrare, se mai ve ne fosse stato bisogno, che non era certo Berlusconi la causa della tempesta finanziaria.
Le domande che mi sono posto e che vorrei porvi sono: se oggi fossimo in campagna elettorale, con le turbolenze economiche sempre più forti, che aggrediscono il nostro Paese e l’Europa e con il PdL e Berlusconi al governo… quale aggressione mediatica nazionale e internazionale ci sarebbe stata nei nostri confronti? Come ne saremmo usciti da una campagna elettorale dove è evidente che i governi in carica subiscono ogni tracollo possibile?
Il dovere di chi si impegna in politica è di far vincere i valori e i principi in cui crede, quasi sicuramente una campagna elettorale in questo contesto avrebbe consegnato il Paese a Vendola, Bersani e Di Pietro.
Il governo Monti e la «nuova posizione del PdL» ci consentono di recuperare e i sondaggi lo dimostrano. Il nuovo esecutivo, inoltre, farà presto esplodere contraddizioni fortissime nella sinistra.
In ordine all’incontro organizzato a Zoagli, da alcuni iscritti, al quale non parteciperò per precedenti impegni in quel di Masone con i consiglieri regionali Roberto Bagnasco e Gino Garibaldi e con il Coordinatore provinciale PdL Roberto Levaggi, ero stato invitato a presenziare in qualità di Deputato e avevo espresso la mia indisponibilità per i motivi di cui sopra.
Comunque in quella sede, avrei sostenuto quelle ragioni che sono le stesse esposte pocanzi e quindi se posso sintetizzare: un Governo, quello Monti, indispensabile per il momento, utile in una prospettiva di vittoria per il Popolo della Libertà.


Ben venga il dibattito, sulle pagine de Il Giornale, che è scaturito in questa occasione perché la diversità delle opinioni è il sale della democrazia e contribuisce a far crescere le nostre idee nella certezza di essere tutti, comunque, sulla stessa barca.
*coordinatore regionale Pdl

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