Coro unanime «Ci vuole la certezza della pena»

«Bisogna veramente congratularsi col questore e le forze dell’ordine che hanno ottenuto questo risultato importante che non era facile ottenere». Commentando il fermo dei due stupratori romeni della Caffarella, il sindaco Alemanno ha polemicamente fatto notare che «dei due arrestati, uno era già stato inquisito e nei suoi confronti era stato emesso un provvedimento di espulsione che non è stato convalidato dalla magistratura». Alemanno è tornato a sottolineare «con forza il problema di quella certezza della pena, di quella maggiore rigidità, di quel rigore con cui bisogna affrontare questi temi». Per il sindaco, infatti, «se le nostre forze dell’ordine assicurano alla giustizia i responsabili e poi non ci sono decisioni conseguenti, appare chiaro che non riusciremo a uscire da questa situazione».
Per il presidente della Regione Marrazzo «è questa la migliore risposta delle istituzioni al clima di insicurezza che si respira a Roma dopo gli ultimi episodi di violenza. Oggi abbiamo anche la dimostrazione che non serve la giustizia fai da te, ma collaborazione istituzionale e un serio programma per aiutare chi ha il compito di garantire la sicurezza del territorio e dei cittadini. Voglio ringraziare le forze dell’ordine - ha aggiunto - . L’arresto degli autori di questo crimine efferato è solo il primo passo, al quale deve seguire la certezza della pena, se la colpevolezza degli arrestati verrà confermata».
Anche il presidente della Provincia Nicola Zingaretti ha ringraziato «le forze dell’ordine e tutti gli agenti per la dedizione e l’impegno che rendono possibile una grande capacità d’intelligence, frutto anche e soprattutto della passione civile di quanti sono impegnati nel tutelare e garantire l’ordine pubblico. Mi auguro - ha concluso Zingaretti - che al più presto si proceda per garantire la giusta pena nei confronti di chi ha commesso questo orrendo reato».
Il capo della polizia Antonio Manganelli ha telefonato al capo della polizia romena Petre Toba per esprimere i ringraziamenti del ministro dell’Interno Roberto Maroni per «l’efficace collaborazione» fornita dagli agenti arrivati a Roma dalla Romania, che ha consentito di ottenere un «grande risultato investigativo» con l’arresto dei responsabili della violenza avvenuta nel parco della Caffarella a Roma. Nel corso della lunga e cordiale telefonata, Manganelli ha anche sottolineato che il successo investigativo ottenuto «rappresenta la testimonianza dell’efficacia delle collaborazioni tra polizie» nonchè «l’elevato livello di qualità del lavoro svolto dai poliziotti romeni in Italia». «Il progetto di collaborazione - ha risposto il capo della polizia romena Toba - dovrà sicuramente essere rafforzato perché i risultati positivi portano soddisfazione ai poliziotti italiani e romeni che operano fianco a fianco ma anche serenità alla comunità romena, che si sente così perfettamente integrata con la popolazione italiana».
Un ringraziamento particolare - perché più «locale» - è stato rivolto dal presidente della commissione Patrimonio Marco Visconti agli agenti del commissariato di Primavalle. «È grazie alla conoscenza degli ambienti criminali del territorio - ha detto Visconti - che si è arrivati alla cattura del pericoloso malvivente romeno. È doveroso rimarcare la professionalità, lo spirito di sacrificio che contraddistingue quegli operatori del locale commissariato, che ho avuto il piacere di conoscere personalmente durante la presidenza del XIX Municipio. Con loro ho condiviso i cinque anni di lavoro sul territorio in piena sinergia.

Ricordo le diverse operazioni effettuate nel nostro territorio, come quelle nel campo rom di via Cesare Lombroso; lo sgombero delle palazzine fatiscenti di via Bembo, abbandonate da più di 20 anni e divenute nel tempo ritrovo e alloggio di sbandati. Proprio grazie al lavoro organico di Municipio e Polizia è stato possibile abbattere e ricostruire quelle palazzine in poco tempo, restituendo quella parte di territorio a tutti i cittadini».

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