Un coro unanime (e trasversale) di condanna

Ferma e unanime condanna dell’attentato in via Benaco da parte di tutte le forze politiche. Segno che, forse, qualche preoccupazione per il clima di montante intolleranza a Roma esiste. A cominciare proprio dalle istituzioni. «Voglio esprimere la solidarietà della città di Roma e mia ai ragazzi di Azione giovani - ha detto il sindaco Walter Veltroni -. Odiosi e gravi fatti del genere sono intollerabili in una città che ama il dialogo, odia la violenza e vuole vivere come una ricchezza le differenti posizioni politiche. La nostra amministrazione sta facendo e continuerà a fare di tutto affinché non si crei un clima che ci riporterebbe indietro di decenni. Chi compie azioni violente contro chi la pensa diversamente è fuori dalla società civile e quindi va perseguito penalmente». Parole simili quelle del presidente della Provincia Enrico Gasbarra: «È senza dubbio un gesto grave e intollerabile che va condannato senza riserve perché colpisce la libertà di pensiero e la convivenza civile».
Per il presidente della federazione romana di An Gianni Alemanno si tratta di un «ennesimo episodio di violenza e intimidazione che nulla ha a che fare con la politica e che ripropone nella Capitale un grave clima di tensione che deve essere condannato con fermezza e chiarezza da tutte le forze politiche prima che la situazione degeneri ulteriormente». A scoprire l’accaduto ieri mattina sono stati proprio i militanti di Azione giovani. «Abbiamo ricevuto la solidarietà di tutto il quartiere che ci conosce per la nostra attività politica territoriale da anni - ha spiegato il responsabile del circolo Trieste-Salario e dirigente nazionale di Ag Tommaso Della Longa -. Non ci lasceremo intimidire da questo attentato, già oggi pomeriggio (ieri Ndr) saranno organizzati banchetti e volantinaggio in tutto il municipio per dare una risposta a questo tipo di attentato: alla violenza rispondiamo come al solito con la politica quotidiana». Indagini rapide sono state chieste da Giorgia Meloni. «Proprio perché non è la prima volta che ci troviamo davanti a un “episodio isolato” di questo genere - ha detto il vicepresidente della Camera dei deputati - chiedo agli inquirenti di far luce sul caso individuando i responsabili e punendo i colpevoli».
Francesco Storace punta il dito, invece, contro Veltroni e Gasbarra: «Le solidarietà anche istituzionali che si esprimono a mezzo stampa sarebbero ancora più importanti se accompagnate da gesti eloquenti. Troppi centri sociali violenti di estrema sinistra sono comodamente alloggiati in stabili pubblici occupati e senza la minima reazione da parte degli stessi amministratori che ora versano lacrime di coccodrillo».
«Chi sa intervenga per fare in modo che questi episodi siano stroncati», è quanto chiede il capogruppo di Forza Italia in consiglio comunale Michele Baldi. Per due militanti «storici» della sezione Trieste-Salario, il capodelegazione di An all’Europarlamento Roberta Angelilli e il consigliere comunale Luca Malcotti «a Roma e in Italia c’è un clima inaccettabile: una criminalità diffusa, fatta di attentati. Aggressioni, contestazioni violente, intimidazioni anche attraverso i siti di estrema sinistra che deve essere individuata e assolutamente fermata prima che questi fenomeni degenerino». Un appello a tutte le forze politiche viene anche dalla Margherita. «Dobbiamo difendere la libertà d’opinione - ha detto il coordinatore dei Dl a Roma Roberto Giochetti - e costruire il dialogo valorizzando il confronto tra idee diverse. Sono certo che anche stavolta la solita tradizione tollerante e pluralista di Roma saprà prevalere contro chi vuole riportarci nel torbido clima degli anni di piombo».
Per il segretario regionale dell’Udc Luciano Ciocchetti è «l’ennesimo campanello d’allarme.

Occorre che istituzioni, partiti politici e forze della polizia si adoperino perché questa spirale di violenza che da tempo sembra essersi innescata nella nostra città non degeneri in atti ben più gravi e dalle conseguenze irreparabili». Il senatore di An Andrea Augello, infine, chiede che il ministro Amato riferisca in Parlamento sull'esito delle indagini in corso.

Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica