Coronavirus

Coronavirus, Arcuri: "Mascherine con prezzo fisso, ne produrremo 25 milioni al giorno"

Il commissario per l'emergenza, Domenico Arcuri, ha annunciato che per le mascherine sarà stabilito un prezzo fisso. Ancora dubbi su scuole e asili

Coronavirus, Arcuri: "Mascherine con prezzo fisso, ne produrremo 25 milioni al giorno"

Nonostante oggi ci siano segnali positivi, la guerra contro il coronavirus non è ancora vinta e pertanto non bisogna abbassare la guardia. È questo il senso del messaggio lanciato oggi, nel corso di una conferenza stampa,dal commissario per l'emergenza, Domenico Arcuri. "Non abbiamo ancora vinto, oggi è la festa della Liberazione ma, che tutti lo capiscano, non ci siamo ancora liberati dal virus, noi non siamo ancora arrivati al 25 aprile nella guerra con questo nemico. Non abbiamo conquistato tutte nostre libertà e componenti normali della vita tutti noi", ha affermato Arcuri annunciando che il 4 maggio sarà dato l’avvio ai test sierologici a livello nazionale su 150 mila persone.

Il commissario per l’emergenza si è soffermato anche sulla questione-mascherine. Negli ultimi tempi i prezzi per questi dispositivi di protezione individuale, che saranno probabilmente obbligatori nella "fase 2", si sono gonfiati. Il tutto a discapito dei cittadini che già faticano ad arrivare a fine mese. Arcuri, però, ha tranquillizzato spiegando che entro poche ore sarà stabilito un prezzo fisso per la loro vendita."Lo faremo- ha dichiarato- sia con riferimento al prezzo, sia con riferimento al prezzo che con aliquota fiscale connessa è allo stesso. Ne distribuiamo un numero sufficiente per le regioni affinché ne mettano da parte una quota. Stiamo anche lavorando per ridurre fino ad azzerare le importazioni". Le mascherine verranno distribuite ai dipendenti dei trasporti pubblici, alle forze dell'ordine e a tutti i componenti del sistema pubblico che riprenderanno servizio e che saranno a contatto con il pubblico.

Il commissario ha garantito che non ci saranno problemi di approvvigionamento di questi dispositivi di protezione in quanto provvederà lo Stato a produrne per tutti i cittadini. Arcuri, infatti, ha annunciato che è stato siglato un accordo con 2 imprese italiane per realizzare 51 macchinari che produrranno tra 400 e 800mila mascherine al giorno. "Arriveremo presto a produrre almeno 25 milioni di mascherine al giorno".

Nel frattempo continuano gli incontri tra istituzioni e parti sociali per definire le regole della "fase 2". Secondo le ultime indiscrezioni, il riavvio dell'edilizia pubblica è previsto il 27 aprile mentre manifattura e cantieri privati dovrebbero attendere il 4 maggio.

Ancora incertezze sulla data di riapertura per bar e ristoranti. Questi locali già da inizio maggio potranno iniziare il lavoro con l'asporto. Forse non servirà più l’autocertificazione per le uscite di casa. Questo documento potrebbe essere necessario solo per gli spostamenti tra Regioni.

Incertezze anche sulla riapertura di asili e scuole. Sembra difficile che le lezioni possano svolgersi in estate. Al ministero dell'Istruzione una commissione sta lavorando per indicare quale strada sia la migliore da seguire. Due le ipotesi sul tavolo. La prima prevede di dividere gli studenti di una classe in due gruppi, alternando la presenza fisica e quella online. La seconda ipotesi invece prevede di suddividere gli alunni tra mattina e pomeriggio. Per i bambini da 0 a 3 anni, il blocco potrebbe durare tutto l'anno.

In questo caso verrebbe prorogato il bonus baby sitter.

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