Così Conad dichiara guerra alle emissioni e alla plastica

La catena di supermercati investe sullo sviluppo sostenibile: già tagliate 30 tonnellate annue di CO2

Angelo D'Angelo

La capacità di farsi interprete dei bisogni delle comunità in cui opera è da sempre un tratto distintivo del sistema Conad. Attraverso il consorzio nazionale, le cooperative e i soci imprenditori Conad è inserita nei contesti sociali e sta partecipando con convinzione alla costruzione di un modello di sviluppo sostenibile, sia dal punto di vista ambientale, sia sociale. Se sul primo aspetto il contributo del gruppo distributivo si concretizza in una serie di azioni volte alla minimizzazione dell'impatto ambientale delle proprie attività e alla promozione di stili di vita ecocompatibili, dal punto di vista sociale il bisogno di essere «persone oltre le cose» si tramuta in iniziative concrete a livello nazionale e locale.

Nel 2017 il gruppo ha continuato a portare avanti iniziative a sostegno delle scuole, degli ospedali pediatrici, degli enti di ricerca, della cultura e della valorizzazione del patrimonio e ha proseguito progetti a sostegno di centinaia di piccole cause locali: sport minori e settori giovanili, istituti scolastici, onlus attive sul territorio e tantissime altre iniziative capaci di dare un contributo alla vita delle persone.

Per Conad l'attenzione per l'ambiente si traduce in uno sforzo costante, teso a limitare l'impatto delle proprie attività in tutti gli ambiti, dalla logistica al packaging, passando dai consumi energetici dei magazzini e dei punti vendita. L'attenzione verso la sostenibilità vede impegnata Conad in prima linea sul fronte della logistica, tra le attività a maggiore impatto ambientale. Dal 2016 il gruppo ha avviato la collaborazione con la società specializzata Green Router per una mappatura delle CO2 derivanti dalle attività di trasporto e logistica questo ha consentito di ridurre le emissioni di CO2 equivalenti prodotte dalla movimentazione dei prodotti a marchio Conad del 9% tra il 2016 e il 2017.

Nel 2017 è stato anche avviato il progetto Delivering per la dematerializzazione dei documenti di trasporto dei prodotti a marchio che ha consentito una riduzione stimata di 30 tonnellate annue di CO2 equivalenti. InoltreConad ha finanziato un progetto di pioppicoltura per la piantumazione di piantagioni di «ecopioppi» nei territori vicini ai più importanti siti logistici. Il gruppo ha inoltre continuato a sviluppare un piano di sostenibilità investendo su fonti energetiche rinnovabili e installazione di impianti fotovoltaici. Nei punti vendita sono stati distribuiti 329 milioni di sacchetti biodegradabili e 3 milioni di sacchetti riutilizzabili in cotone con un risparmio di 4mila tonnellate di plastica e un taglio di emissioni CO2 di 22mila tonnellate.

Per scontrini, imballaggi e rotoli di carta, infine, si utilizza carta realizzata con cellulosa proveniente da foreste gestite in maniera responsabile. L'utilizzo di questi materiali ha consentito di risparmiare 1.137 ettari di foresta (l'equivalente di 1.625 campi da calcio).

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