da Milano
Fonti «rinnovabili» al posto di «alternative». Una semplice parolina che cambia e linverno sarà ancor più rigido. E il portafoglio più leggero. Il prelievo dalle tasche degli italiani è nascosto nelle pieghe della prossima legge Finanziaria. Non ancora nata e già così indigesta. La scure cala sulle spese di riscaldamento. E la colpa, per una volta, non è del caro petrolio ma, paradossalmente, di un governo in cui siede Alfonso Pecoraro Scanio. Ministro verde che, sembra un assurdo, tasserà proprio chi negli scorsi anni si è fidato delle campagne a favore dellenergia pulita. E più economica.
Vedere, per credere, al disposto della Legge finanziaria 2007 sul risparmio energetico che introduce lIva al 10 per cento a chi riscalda la propria abitazione con energia prodotta da «fonti rinnovabili o da impianti di cogenerazione ad alto rendimento; alle forniture di energia da altre fonti si applica laliquota ordinaria». Iva agevolata, dunque, solo per le fonti rinnovabili, per gli altri si risale al 20 per cento. «Tradotto - spiega il segretario milanese dellUdc Luca Ruffino da cui parte la denuncia - paghi meno solo se la fonte è termica, eolica o con biomasse. Tutte tipologie molto scarse al Nord. Altrimenti aliquota ordinaria e rincaro del 10 per cento. Questo significa che Pecoraro Scanio o chi per lui si è dimenticato dellenergia prodotta da fonte alternativa, ugualmente pulita». Una mazzata per quanti, in questi anni, hanno scelto grazie anche agli incentivi economici e agli sgravi fiscali, di convertire gli impianti da combustibile liquido a gassoso. Una mazzata quantificabile in almeno 97 euro allanno per un appartamento di 70 mq. Euro che salgono a 153 per un appartamento di 110 mq. Ma non basta. La vera beffa sarà per i Comuni. Per quello di Milano, ad esempio, è prevedibile un maggior costo di 2 milioni e 500mila euro per il riscaldamento di scuole ed edifici pubblici. «A parità di servizi - accusa Ruffino - i cittadini che hanno optato per fonti di energia alternativa dovranno sostenere uninspiegabile aumento per la mancata applicazione dellIva agevolata in virtù del cieco disposto della Legge finanziaria». E questo proprio nel giorno in cui il governatore della Lombardia, Roberto Formigoni, annuncia nuovi bandi per 20 milioni di euro in contributi per linstallazione di sistemi di teleriscaldamento.
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