
Il centrodestra mette il primo sigillo sul Decreto sicurezza. La Camera vota la fiducia sul provvedimento, che ora passa al Senato: il via libera definitivo è atteso entro la prossima settimana. I sì sono stati 201, i no 117, 5 gli astenuti. La sinistra chiama la piazza e non abbandona l'ostruzionismo contro il decreto che introduce un pacchetto di misure contro occupazioni illegali, terrorismo, mafia e aggressioni agli agenti.
Dai partiti di opposizione sono stati depositati oltre 100 ordini del giorno per bloccare rallentare la discussione. «Per la sinistra il Dl Sicurezza restringe spazi di libertà. Occupare abusivamente case di terzi indifesi, bloccare treni per ordine di madre natura, distruggere istituti penitenziari e aggredire forze dell'ordine, borseggiare nelle metropolitane, utilizzare minori in accattonaggio non sono spazi di libertà, ma sono spazi di criminalità ed effettivamente noi vogliamo restringerli, senza se e senza ma», dichiara il sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro. «Con il governo Meloni la sicurezza torna a essere priorità», rincara Augusta Montaruli.
Dal fronte di sinistra parte il fuoco: «Vogliono reprimere il dissenso, vogliono reprimere la protesta, vogliono perfino criminalizzare la resistenza passiva e lo sciopero della fame. Vogliono mettere in carcere anche i bambini, oppure separarli dalle madri. E vogliono reprimere pure il dibattito parlamentare mettendo la fiducia», ribatte l'ex presidente della Camera Laura Boldrini.
Intanto per il 31 maggio movimenti e partiti si preparano a scendere in piazza contro il decreto. Il testo introduce una fattispecie di reato per le rivolte in carcere dei detenuti, la norma viene estesa anche ai centri per gli immigrati irregolari. Stretta per le borseggiatrici rom: il differimento della pena per le mamme diventa facoltativo e non più obbligatorio. Il decreto sancisce inoltre il divieto esplicito relativo alla cannabis light, proibendo l'importazione, la lavorazione, il possesso, la cessione, la distribuzione, la vendita e il trasporto di infiorescenze con THC basso per uso ricreativo.
Un'importante novità riguarda le forze dell'ordine e le norme anti-proteste. Viene introdotta un'aggravante specifica per violenza o resistenza contro agenti di polizia giudiziaria e di pubblica sicurezza. In questo senso, si prevede la reclusione da due a cinque anni per lesioni personali agli ufficiali in servizio, estesa anche alle lesioni lievi. Il decreto prevede lo stanziamento di fondi per coprire fino a 10 mila euro di spese legali degli agenti coinvolti in procedimenti penali legati al loro servizio.
Reati specifici vengono previsti anche blocchi stradali e occupazioni
abusive di immobili, pene aggravate per chi ostacola infrastrutture strategiche (norma anti-No TAV), e sanzioni più severe per chi commette truffe agli anziani, con pene da due a sei anni di carcere e multe significative.