La tradizione vuole che alla pieve San Donato di Polenta un giorno si fermò a pregare Dante Alighieri, in visita a Guido da Polenta, signore di Ravenna. La chiesa, le cui prime notizie risalgono all'anno 911, era meta frequente anche di un altro grande poeta - Giosuè Carducci - che nel 1897 le dedicò il canto «La Chiesa di Polenta».
Al termine di un progetto di restauro, in maggio la storica pieve è stata inaugurata alla presenza delle autorità di Bertinoro, comune sulle colline forlivesi, e a tutti coloro che si sono prodigati per farla ritornare agli antichi splendori. Nei secoli la chiesa è stata più volte oggetto di interventi e restauri. I lavori e le trasformazioni più radicali furono subiti dall'edificio nel 1705. Ciò non aveva impedito alla chiesa di trovarsi, nel 1879, in uno stato di abbandono tale da destare l'interessamento di molti uomini di cultura, tra i quali il Carducci. Iniziò così una campagna di restauri, terminata nel 1898 con la costruzione del campanile e la consegna alla comunità poletana della chiesa così come appare oggi. Ulteriori lavori di restauri furono eseguiti nel 1960, quando l'altare maggiore in stile barocco fu demolito e fu costruito quello attuale.
Nel 2009 la Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì, la Diocesi di Forlì-Bertinoro e il Comune di Bertinoro hanno siglato un protocollo d'intesa per operare un ulteriore e necessario restauro. Tra i partner privati che si sono aggiunti ai promotori, fornendo forze e risorse al progetto, non poteva mancare Mapei, in virtù anche dei legami affettivi che legano la famiglia Squinzi a San Donato. È qui che, nel 1971, Adriana Spazzoli e Giorgio Squinzi celebrarono il loro matrimonio. L'azienda ha messo a disposizione del cantiere un'ampia gamma di prodotti a titolo gratuito e ha fornito anche la propria assistenza tecnica.
A coordinare il cantiere è stata la Soprintendenza per i Beni architettonici e paesaggistici per le Province di Ravenna-Ferrara-Forlì-Cesena-Rimini. Progettista e direttore dei lavori è l'architetto Roberto Pistolesi. I primi interventi sono costati circa 700mila euro e altri 250mila euro sono ancora necessari per poter completare il restauro delle parti esterne. Nel periodo 2010-2012 è stata effettuata una serie di opere di riparazione e rafforzamento delle strutture interessate dal grave dissesto strutturale nel quale la chiesa si trovava. Lo scopo era anche quello di accrescere il grado di sicurezza dell'intero complesso in previsione di eventi sistemi, un tema che, purtroppo, quest'anno è stato di grande attualità. Tra gli interventi eseguiti si segnalano il consolidamento delle zone murarie più lesionate, la realizzazione di nuovi intonaci sulle pareti interne e, una volta restaurata la pavimentazione, la ricollocazione delle antiche piastrelle in cotto.
Ora la storia della pieve San Donato in Polenta può continuare.
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