Così la Regione Lazio intende tutelare i mercati rionali

Nel Lazio i mercati rionali sono presenti più che in altre regioni d’Italia e d’Europa. Sono elementi qualificanti delle aree urbane: rappresentano dei punti di riferimento per la comunità, a cui teniamo molto. Ma anche una ricchezza economica, sociale e commerciale da tutelare. E una nostra peculiarità da difendere. Per questo l’assessorato alle Attività produttive ha avviato una fase di concertazione con tutte le categorie del settore per scongiurare le eventuali problematiche derivanti dalla direttiva Ue, nota come Bolkestein – recepita dal governo nazionale con il decreto legislativo 59 di quest’anno – che detta nuove regole per il settore e tanta apprensione sta generando fra gli esercenti.
Con la nuova direttiva, il rinnovo dell’autorizzazione nei mercati rionali non sarà più automatico. Potrà così succedere che, alla scadenza del periodo, gli attuali operatori, come chi vorrà aprire un’attività partendo da zero, dovranno richiedere ex novo il consenso. Attenzione: anche le società di capitali, cioè i “big”, avranno la possibilità di svolgere attività nei mercati.
E qui si apre un capitolo tutto nuovo, perché potrebbe sorgere il rischio, come paventato anche dalle associazioni di categoria, che possano generarsi delle posizioni dominanti, ad esempio quella di una società appartenente a una grande famiglia, a discapito di tanti piccoli, singoli banchi. Per cercare di scongiurare gli eventuali effetti negativi della Bolkestein sul nostro territorio che, come detto, presenta degli aspetti unici rispetto al contesto europeo, e per tutelare migliaia di piccoli operatori, cioè di micro-aziende a conduzione familiare, abbiamo quindi avviato, mi si passi la definizione, un “programma di difesa”. I primi step, con tempistiche ben definite, sono partiti. Prevedono la diffusione di una circolare esplicativa per fornire, a tutti i comuni del Lazio, indirizzi omogenei per la prima applicazione del decreto di recepimento della direttiva. La bozza del documento, predisposta dall’assessorato, è ora al vaglio delle categorie di settore. Terminata la concertazione, la circolare, nella sua veste definitiva e ufficiale, sarà immediatamente spedita. Tutto ciò potrà avvenire, grazie anche e soprattutto al sostegno, all’impegno e alla rapidità di risposta delle categorie, entro i prossimi 15 giorni. I passi successivi saranno compiuti in ambito di Conferenza unificata, dove mi farò portavoce delle problematiche degli operatori dei mercati. In quella sede saranno definiti i criteri e le priorità, su rinnovo e durata delle autorizzazioni, per salvaguardare in maniera strutturale i cosiddetti piccoli. Non è possibile evitare l’ingresso delle grandi società nel commercio su aree pubbliche, perché è un punto fondante della Bolkestein. È possibile, però, regolarlo, così da scongiurare che le micro-imprese vengano schiacciate da posizioni dominanti.

Ciò avverrà soprattutto con la nuova legge regionale sul commercio, mi riferisco alla riforma della 33 del ’99, che sarà oggetto di una grande fase di concertazione, com’è politica di questa amministrazione. La normativa conterrà le misure adeguate per tutelare i “piccoli” garantendo, allo stesso tempo, la libera iniziativa imprenditoriale.
(*) Assessore regionale alle Attività produttive e ai Rifiuti

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