La più grande manifestazione mondiale dell'industria della bellezza aprirà proprio nel giorno della festa della donna. Un segno beneaugurante per Cosmoprof 2013, fiera leader nel settore della cosmesi e del benessere organizzata da Sogecos. Anche quest'anno, nonostante la crisi, il mondo della bellezza continua a sorridere. A Bologna, dall'8 all'11 marzo, si terrà la quaranteseiesima edizione di una manifestazione che non mostrerà i segni dell'età, ma una continua crescita di espositori, soprattutto internazionali. In quanto a vocazione esterofila, Cosmoprof Bologna è da sempre una delle poche manifestazione italiane che per numeri s'avvicina alle quelle organizzate tra Hannover e Francoforte, tanto che i tedeschi, senza riuscirci finora, hanno fatto parecchi tentativi d'acquisto o imitazione della manifestazione anche in altre regioni del mondo.
«Tutti i settori dell'industria cosmetica - spiega Enrico Zannini, direttore di Cosmoprof - saranno rappresentati nelle sei sezioni della fiera: profumeria, Spa ed estetica, prodotti naturali, acconciatura, unghie e packaging. Inoltre abbiamo organizzato un focus sulla medicina e chirurgia estetica, per rispondere alle esigenze di mercato. Poi ci sarà un evento speciale, Lipstick factory, dedicato al processo di realizzazione del rossetto». All'interno di Cosmoprof, per la prima volta, ci sarà anche «Trend forum», quattro giornate d'incontri per i maggiori esperti di tendenze internazionali e momenti d'aggiornamento professionale per gli operatori su medicina estetica, cosmesi naturale e beauty longevity. Le divisioni internazionali di Sogecos e BolognaFiere hanno lavorato per rendere la manifestazione ancora più internazionale, se possibile. Così sono stati invitati buyers e distributori provenienti da Brasile, India, Cina e Sudafrica, nonché da Usa, Europa, Cina e Medio Oriente. Da quando ha affermato la sua leadership infatti la forza della manifestazione sta proprio nella capacità di portare sotto le due torri il mondo della cosmetica mondiale, diventando un palcoscenico di fondamentale importanza anche e soprattutto per l'industria italiana del settore che continua a tenere compensando i numeri negativi del mercato interno soprattutto grazie all'export. Infatti, secondo Fabio Rossello, presidente di Unipro, «ormai il 54,3% del fatturato dell'industria italiana della cosmesi viene realizzato in Paesi extraeuropei. Su tutte, spiccano le destinazioni emergenti come Hong Kong, Singapore, Arabia Saudita e Cina», conclude il presidente dell'associazione di Confindustria delle aziende cosmetiche. I dati forniti da Unipro, inoltre, mostrano un consumo di prodotti cosmetici e per benessere che, nel 2012, si è aggirato intorno ai 9,6 miliardi di euro, registrando un calo dell'1,8%, ma un aumento dell'export pari a sette punti percentuali.
«Ma l'industria italiana sa che le varie iniziative al Cosmoprof confermeranno la vitalità di una filiera che va già oltre l'attuale congiuntura negativa grazie alla solidità del sistema industriale italiano, elementi di tenuta competitiva in Italia e nel mondo», ha concluso ottimisticamente Rossello.
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