Costanzo tesse la rete dei teatri e prepara lo show «That’s Italia»

In autunno una serata d’onore con Foà, Tedeschi e la Valeri

da Roma

«Il teatro non morirà mai. Finché ci sarà qualcuno che vuol raccontare una storia, e qualcun altro che vuole ascoltarlo, ci sarà il teatro». Forte dei dati Siae che confermano una clamorosa contro-tendenza (900mila spettatori in più, nell'ultima stagione) e attorniato da venti esercenti di altrettanti teatri privati d'Italia, Maurizio Costanzo sembra soddisfatto. Ha appena ufficializzato la nascita di «Voglia di teatro»: una sorta di sigillo di qualità sotto il quale i più importanti palcoscenici (dall'Eliseo di Roma al Massimo di Palermo; dal Politeama di Genova al Verdi di Firenze, fino al Parioli gestito dallo stesso Costanzo) «s'impegnano a mantenere alto il livello della propria attività anche attraverso iniziative collaterali, come speciali corsi di formazione teatrale destinati al pubblico, o la vendita di libri dedicati al teatro nei foyer dei propri esercizi». Costanzo pensa di promuovere uno spettacolo «che potrebbe intitolarsi That's Italia e, destinato a palcoscenici nazionali e internazionali, farsi messaggero di questa ricerca di qualità».

Primo progetto concreto di «Voglia di teatro», una serata d'onore che nel prossimo autunno «riunirà in scena grandi attori come Mario Scaccia, Arnoldo Foà, Gianrico Tedeschi, Franca Valeri, Paolo Ferrari, Giorgio Albertazzi, Rossella Falk e Aldo Giuffrè. Per dimostrare che il teatro è l'unica disciplina dello spettacolo che si può esercitare fino ai novant'anni».

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