«Per costruire case popolari vendo un pezzo di Provincia»

(...) È l’augurio di una nuova stagione di lavoro?
«Auspico di poter avere con il presidente uscente della Provincia, Filippo Penati, e con l’intera opposizione un confronto aperto e costruttivo, nell’esclusivo interesse della nostra comunità. Al consiglio provinciale chiedo una partecipazione attiva e stimolante che, attraverso interventi propositi, integri i programmi e le azioni di governo della giunta».
Messaggio di un’azione politica e amministrativa della Provincia che, parole sue, «ha bisogno di pensare, da subito, in grande».
«Rappresentiamo il territorio economicamente più sviluppato d’Italia e una delle principali aree metropolitane europee. Ecco perché abbiamo bisogno di pensare, da subito, in grande. E questo vale sia per i problemi relativi al trasporto pubblico e al traffico, che non possono essere affrontati al solo livello comunale, sia per quanto riguarda le politiche ambientali, urbanistiche, infrastrutturali e sociali. Per questo è mia intenzione rapportarmi con continuità con i sindaci del territorio e lavorare insieme anche su questi temi».
Concretamente entriamo nei temi caldi. La mobilità è tra gli obiettivi irrinunciabili?
«Non deluderemo i cittadini che ci hanno dato la forza per cambiare le cose. Mi riferisco alla progettazione e realizzazione di un nuovo anello di tangenziali, alla Pedemontana e alla BreBeMi, al cui accordo di programma aderiremo prima possibile, ma non solo. Urge una politica di ampio respiro e una visione strategica che punti a un riequilibrio modale e una radicale rivoluzione, anche culturale, nel campo del trasporto pubblico locale».
Una politica alternativa all’uso dell’automobile?
«Non faremo circolare solo qualche autobus in più. Il nostro impegno per nuove linee su ferro e nuove metropolitane al servizio dell’hinterland sarà assoluto. La possibilità poi di poter viaggiare con un biglietto unico e una tariffa integrata su tutto il territorio non dev’essere più una chimera e anzi sarà uno dei primi virtuosi risultati di una stretta collaborazione con Regione Lombardia. Ma penso anche all’estensione in Provincia di esperienze di successo come il bike-sharing della città di Milano».
Un’altra sfida riguarda la fame di casa. Che farà la Provincia?
«Intendiamo affrontarla con azioni concrete e efficaci, insieme a Regione comuni. Con l’housing sociale vogliamo e possiamo venire incontro alle nuove necessità dell’abitare. Come? Collaboreremo a realizzare alloggi e servizi destinati a coloro che non sono in condizione di soddisfare il proprio bisogno abitativo, anche cedendo parte del nostro patrimonio».
Ancora un tema caldo, presidente, la sicurezza...
«La polizia provinciale deve tornare a essere un importante strumento a disposizione dei cittadini, un corpo di polizia giudiziaria legato al territorio e alla sua evoluzione. Amplieremo il raggio d’azione, potenzieremo gli organici e aumenteremo gli investimenti, anche per la formazione. Rafforzeremo poi la politica del presidio del territorio e il recupero degli spazi urbani attraverso l’utilizzo dei patti locali».
In campagna elettorale ha detto “non lasceremo indietro nessuno”. Così sarà?
«Perché le parole non rimangano dichiarazioni di intenti, inizieremo creando sportello unico per i diversamente abili. Ufficio gestito e pensato da persone con disabilità, con la missione di non far aumentare la burocrazia ma di risolvere i problemi».
Ultimo tema, rifiuti e termovalorizzatore.


«Una realizzazione da costruire nel rispetto del dialogo con il territorio e nella consapevolezza che è opera utile e indispensabile per tutta la comunità. Ma ci sono tanti altri progetti che abbiamo sognato e che ora, grazie a chi ci ha votato, possiamo realizzare con impegno, determinazione, trasparenza e serietà».

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