Buone notizie per leconomia della regione. A rendersene conto, ed è la vera novità, è la stessa giunta Marrazzo che riconosce di fatto loperato dellamministrazione Storace. Se infatti la crescita su base reale del Lazio è del 6,8%, secondo il Rapporto sulla società e sulleconomia, bisogna sottolineare che il dato riguarda il periodo 2001-2006, quasi tutto sotto il precedente governo regionale di centrodestra. E, rilette con questa doverosa precisazione, le dichiarazioni dei politici di centrosinistra acquistano tuttaltro sapore. «La Regione Lazio è competitiva - ha commentato il presidente Marrazzo - e i dati del Rapporto lo dimostrano». «La strada imboccata è quella giusta - ha fatto eco leuroparlamentare e segretario regionale Ds Nicola Zingaretti -. Il Rapporto è unaltra testimonianza del buon governo del centrosinistra». Ancora più incredibili le parole dellassessore regionale al Bilancio di Rifondazione Luigi Nieri: «Ci siamo mossi per colmare gli squilibri. Dobbiamo recuperare gli anni in cui si è fatto poco. Bisogna fare una politica che punta allo sviluppo. Leconomia va bene, questo è il dato più interessante».
Sferzanti i giudizi del centrodestra. «Alla fine anche Marrazzo sè convinto del buon lavoro svolto dalla passata giunta regionale - ha commentato il capogruppo della Dc alla Pisana Fabio Desideri -. Questo noi lo sapevamo. Ora se ne sono resi conto anche il presidente della Regione e lassessore al Bilancio. Meglio tardi che mai». Per il consigliere regionale di Forza Italia Stefano De Lillo «questi dati testimoniano che la giunta Storace ha lavorato per la crescita delleconomia. Basti pensare alla riduzione dellIrap che poi Marrazzo ha riportato ai massimi livelli».
Altre cifre. Leconomia nel periodo 2001-2006 è cresciuta al doppio della media nazionale (+6,8% come detto) e continuerà la sua corsa. Tra il 2007 e il 2011 la performance per anno dovrebbe essere del 3% circa. Il traino è dovuto allaumento del settore terziario che ha assorbito il 78,3% degli occupati. Ma è proprio sul fronte occupazione che si registra il dato meno positivo. Se infatti loccupazione è cresciuta dell8,3% (a fronte di un 6,9 di media nazionale), il tasso di disoccupati rimane al 7,5% (contro il 6,8 italiano).
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