La crisi non frena gli investimenti che danno forza alla competitività

Idee, soluzioni, servizi e progetti dedicati all'innovazione e all'efficienza delle aziende italiane. Un ricco carnet di tematiche quello con Ibm e i suoi Business Partner si presentano quest'anno a Smau (17- 19 ottobre, nel padiglione 2 di Fieramilanocity). In quale contesto di mercato Ict Ibm si appresta a entrare in contatto con attuali e potenziali nuovi clienti?
Risponde Maria Cristina Farioli, direttore marketing, comunicazione e citizenship di Ibm Italia. «La prolungata fase recessiva in cui ci dibattiamo non poteva non manifestare i proprio effetti anche sul mercato dell'It. Al dato del 2009 (-5,2%) e alla fase di stasi nel corso del 2010 (-0,1%) è seguita la flessione del 2011 (-2,9%) mentre per l'anno prossimo è prevista una lieve ripresa, seppur restando il dato in territorio negativo (-1,8%). Per rivedere un dato di segno opposto dovremo probabilmente attendere la seconda metà del 2013, se non il 2014. Pur nella consapevolezza del ruolo motore dell'innovazione, le aziende cercano di limitarne la spesa alle aree strettamente necessarie, e per lo più in un'ottica di riduzione dei costi, rinviando ogni impegno a momenti più favorevoli.
A soffrirne è soprattutto l'It di tipo tradizionale a vantaggio del commercio elettronico e delle soluzioni che aiutano la comprensione del business». Le Pmi italiane hanno bisogno di incrementare la propria capacità competitiva. «Da un punto di vista tecnologico - sottolinea Farioli - questo significa una sempre maggiore attenzione verso due principali tematiche: la business analytics e il cloud. Il cloud computing è ormai riconosciuto come un modello che cambia le regole del gioco poiché in grado di semplificare l'utilizzo di soluzioni e risorse It, rendendole disponibili come servizi in rete su infrastrutture dinamiche e flessibili, e di migliorare l'efficienza. Ma il suo potenziale si estende al potere di cambiare in modo radicale gli scenari competitivi, di aprire la porta a modi più innovativi di fare business», afferma la manager di Ibm Italia. «Dalle più recenti survey globali di Ibm emerge che il 90% dei responsabili dei sistemi informativi aziendali (Cio) considerano il cloud come fattore critico di successo delle loro pianificazioni, in quanto acceleratore dei tempi di erogazione dei servizi It e abilitatore di innovazione del business. A testimoniare questa consapevolezza, anche nel nostro Paese, ci sono i numerosi progetti in corso, sia in ambito private cloud sia in ambito public cloud. E si tratta di una propensione in crescita anche da parte delle piccole e medie imprese. La disponibilità di soluzioni di business e di industry in modalità “as-a-Service”, come Ibm Smarter Commerce, Smarter Analytics e Social Business, permetterà alle aziende di estendere la portata del loro business e di inserirsi in nuovi spazi di mercato, senza l'obbligo di effettuare investimenti rilevanti in infrastrutture e competenze».
Nelle Pmi italiane Ibm fa rima anche con la piattaforma gestionale integrata (Erp) Acg. Qual è oggi lo stato dell'arte di questa offerta? «Le Acg Vision4 - risponde Farioli - rappresentano quanto di più innovativo si possa trovare oggi in una soluzione Erp. Utilizzando le Acg Vision4 si riesce a gestire al meglio tutte le voci operative, il che significa acquistare meglio, dosare tempi e modi delle offerte rispetto alla domanda, al marketing, ai fornitori, al magazzino con evidenti ritorni».
Quest'anno la gamma di funzionalità dell'Erp Ibm è stata ampliata con la soluzione Acg Vision4 Consumer Goods la quale rappresenta lo strumento più adatto per rispondere alle necessità di quelle realtà che si relazionano quotidianamente con la grande distribuzione organizzata. Ma vendere, oggi, non richiede più solo saper gestire i rapporti con il commercio nei canali fisici. «I processi di vendita e acquisto stanno diventando sempre più complessi», concorda il direttore marketing, comunicazione e citizenship di Ibm Italia. «Le aziende devono quindi utilizzare soluzioni di e-commerce che riducono la complessità e consentono ai clienti un'esperienza completa e positiva attraverso tutti i canali e i punti di interazione utilizzati.

Questo è quanto Ibm definisce smarter commerce: un approccio unificato per tutti i canali disponibili».

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