Crisi Più utili per Geox, ma meno delle attese e il titolo scivola

La crisi si fa sentire sui conti di Geox che precipita in Borsa (-9,22% a 4,25 euro) tra scambi pari allo 0,66% del capitale, dopo la presentazione dei risultati dei nove mesi e la revisione al ribasso delle stime di crescita di ricavi e di Ebitda margin per il 2008. La società guidata da Mario Moretti Polegato ha chiuso i primi nove mesi con un utile netto in crescita del 3%, a 134 milioni di euro, e un giro d’affari che sfiora gli 800 milioni, con un incremento del 15 per cento. Si tratta di risultati buoni ma sotto le attese degli analisti che hanno anche puntualizzato che il dato degli ordini in rialzo del 7% è molto basso.
Per quanto riguarda l’andamento dei mesi successivi alla chiusura del terzo trimestre, il gruppo ha dichiarato che ottobre è stato un mese particolarmente negativo, mentre a novembre ci sono stati dei miglioramenti.
Sempre a causa della crisi e del calo generalizzato dei consumi, Geox ha deciso di adottare una politica più prudente negli investimenti, in particolare per quanto riguarda l’apertura di nuovi punti vendita.

A partire dal prossimo anno potrebbe quindi non essere centrato il target di 250 nuovi negozi l’anno indicato in precedenza per il periodo 2008-2010, mentre per il 2008 l’obiettivo sarà centrato.
All’ordine del giorno dell’assemblea, che si riunirà in prima convocazione il 18 di dicembre prossimo c’è, tra l’altro, una proposta di acquisto di azioni proprie fino a un massimo del 10% del capitale sociale.

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