
Per la morte di Cecilia De Astis è stato effettuato il primo fermo: si tratta della madre del 13enne che si trovava alla guida e di uno degli 11enni che era a bordo dell'auto che ha travolto la donna a Milano. Il ragazzino si trova attualmente in una comunità per minori a Bergamo, da dove peraltro è riuscito a scappare alcuni giorni fa per tornare nel campo nomadi nella periferia di Milano. È stato ritrovato e riportato all'interno della struttura in poche ore.
La donna è stata bloccata dalla polizia locale all'interno dei giardini in viale Cermenate e portata in carcere a San Vittore per un cumulo pena da scontare di 3 anni e 10 mesi. I reati che le vengono contestati sono per furti commessi dal 2017 al 2019. Addosso aveva oltre 130 grammi in monili d'oro e oltre 1500 euro in contanti. È stata anche denunciata a piede libero per ricettazione. La donna era con i due figli quando, pochi giorni dopo l'investimento della 71enne, è stata ritrovata in un campo nomadi alle porte di Torino. Senza preavviso, infatti, la donna e altre persone si sono allontanate dal luogo in cui vivevano per spostarsi in altra destinazione. In Piemonte è stata ritrovata anche l'altra 11enne che viaggiava a bordo dell'autovettura che ha ucciso De Astis.
Lei era a bordo di un furgone insieme alla donna anziana del gruppo e ad altri minori. Si trovavano sull'autostrada in direzione di Ventimiglia. Anche la 11enne è stata portata in una comunità. Manca all'appello un quarto minore del gruppo, sparito dal campo nomadi e a bordo di quell'auto. Si sarebbe allontanato con la madre ma di lui si sono perse le tracce. Pare sia ancora a Milano, in zona San Paolo, ma non sarebbe ancora stato individuato.
Per tutti i minori è stato disposto il soggiorno in comunità e il divieto di espatrio.
Tutti i minori a bordo dell'auto hanno meno di 14 anni e per questo motivo nessuno di loro è imputabile, nemmeno quello che alla guida ha ucciso la donna. La procura per i minori sta valutando le misure da adottare, anche in relazione all'ambiente familiare in cui sono cresciuti.