Lo scontrino, le celle telefoniche e il testimone: cosa non torna nel caso di Garlasco

Sempio e l'avvocato Taccia sostengono che lo scontrinio sia il suo, il testimone avrebbe dimostrato il contrario e le celle lo collocano a Garlasco sicuramente alle 9.58 e alle 11.10

Lo scontrino, le celle telefoniche e il testimone: cosa non torna nel caso di Garlasco
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Lo scontrino del parcheggio di Vigevano del 13 agosto 2007 è tornato prepotentemente alla ribalta in queste ultime ore nel caso di Garlasco a fronte di un presunto testimone che, documenti alla mano, si sarebbe presentato ai Carabinieri di via della Moscova a Milano sostenendo che quel ticket non sia di Andrea Sempio. I militari che hanno raccolto questa testimonianza la ritengono credibile e attendibile, al punto che gli atti sono stati già trasmessi alla procura di Pavia per avviare gli accertamenti di rito. Quello scontrino è stato consegnato ai carabinieri il 4 ottobre 2008, un anno dopo l'uccisione di Chiara Poggi, e proverebbe che quella mattina, nei pressi dell'arco temporale in cui è stata uccisa la vittima, Sempio sarebbe stato a Vigevano. È stato lui a raccontarlo, sostenendo di essersi recato poco prima delle 10 del mattino in città per acquistare un libro ma che quel giorno la libreria era chiusa. Lo scontrino ha validità dalle 10.18 alle 11.18.

Tuttavia, le celle telefoniche non agganciano mai Sempio a Vigevano ma sempre e solo a Garlasco. Il motivo potrebbe risidiere nel fatto che nel 2007 i telefoni cellulari agganciavano una cella solamente se il telefono aveva traffico in ingresso o in uscita: lo dichiara anche Sempio nell'intervista rilasciata a Chi l'ha visto. Ciò significa che, se è vero che è stato a Vigevano, in quel lasso di tempo non ha ricevuto o inviato messaggi o chiamate. Ma a sostegno di questa ricostruzione esiste solamente lo scontrino di un parcheggio senza numero di targa. Di contro, il telefono di Sempio viene agganciato per due volte alle celle di Garlasco quella mattina. Alle 9.58 risulta essere stata fatta dal telefono di Sempio una telefonata in uscita di un secondo al suo amico Mattia Capra, che vista la durata non ha risposto, ma lo stesso gli ha inviato un sms alle 11.10 di quella mattina. In entrambi i casi il telefono di Sempio risulta essere a Garlasco.

Può essere uscito di casa, aver percorso la strada che va dalla sua abitazione al parcheggio di Vigevano, aver parcheggiato l'auto ed essere sceso per ritirare il biglietto del parcheggio, il tutto in 20 minuti? La chiamata a Capra avviene alle 9.58 da Garlasco, lo scontrino è stato emesso alle 10.18 e tra casa sua e il parcheggio ci sono poco meno di 20 km. Considerando che era l'antivigilia di Ferragosto e che a Garlasco non c'era quasi nessuno non è impossibile, pur tuttavia va anche considerato che quel giorno a Vigevano c'era la fiera e che, quindi, è presumibile che ci fosse almeno un po' di traffico. Questo è sicuramente un dettaglio che la procura di Pavia sta verificando in relazione allo scontrino, insieme alla posizione degli amici di Sempio che hanno interagito al telefono con lui quella mattina.

Il suo avvocato Liborio Cataliotti sta cercando di depotenziare la valenza del ticket perché, dice, "nella migliore delle ipotesi" e "nella prospettiva dell'accusa" vale "pochissimo", aggiungendo che "è improprio definirlo alibi", perché venne esibito quando "Andrea Sempio non era nemmeno indagato". In ogni caso, ha precisato, per la Cassazione anche "l'alibi mancato è solo un indizio e non una prova". Ma mentre lui non ha commentato l'indiscrezione del supertestimone che smonterebbe la ricostruzione di quella mattina, l'avvocato Angela Taccia ha confermato la versione del suo assistito, dichiarando a LaPresse che lo scontrino "è di Andrea Sempio" ma che "non commenteremo ulteriormente notizie veicolate a mezzo a stampa".

Ora a Garlasco è "caccia" al supertestimone per capire chi possa essere stato e cosa possa aver potuto portare per essere considerata "granitica" come testimonianza, benché Sempio a Chi l'ha visto abbia dichiarato di non credere che possano esserci testimoni che possano smentire la sua ricostruzione.

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