L'indagine della procura di Brescia sul cosiddetto "Sistema Pavia", uno dei filoni di "Clean", prosegue. Dopo lo stop imposto dal tribunale del Riesame, che ha annullato i decreti di perquisizione e sequestro eseguiti il 9 ottobre dal Gico della guardia di finanza di Brescia nei confronti dell'ex pm di Pavia, Mario Venditti, e del pm di Milano, Pietro Paolo Mazza, ex sostituto a Pavia, è emersa la notizia di un nuovo indagato. Risulta sia stato iscritto nel registro anche Cristiano D'Arena, titolare di Esitel che ha svolto per anni le intercettazioni della procura di Pavia, e alla guida della società Cr Service che aveva fornito le vetture per le indagini della stessa procura. Lo riferisce il quotidiano La Provincia Pavese, secondo il quale il suo nome è entrato nell'indagine per presunti favori che avrebbe fatto ai magistrati.
Un mese fa D'Arena era stato oggetto di una perquisizione che aveva portato al sequestro di telefoni cellulari e computer, che a differenza di quelli dei due pm restano nella disponibilità della procura, in quanto l'imprenditore ha rinunciato al riesame. "Non siamo pentiti", ha specificato Omini riferendosi al fatto che a Mazza e Venditti il riesame ha annullato il sequestro, "perché non avevamo particolare interesse a recuperare pc e telefono: il mio assistito è molto tranquillo". L'avvocato ci ha tenuto a sottolineare che "come difesa non volevamo ostacolare le indagini. Tanto che abbiamo fornito le password per entrare nei dispositivi". Una precisazione che vuole marcare le distanze con quanto ha legittimamente scelto di fare la difesa dell'ex pm Venditti.
"Siamo certi di riuscire a dimostrare la sua estraneità ai fatti contestati. Nessuna auto è stata venduta a prezzo di favore. I pranzi e le cene al ristorante Lino? Sempre pagati dai magistrati", ha dichiarato il suo legale, l’avvocato Andrea Omini. In base all'impianto accusatorio della procura di Brescia, D'Arena avrebbe venduto alcune vetture ai magistrati a prezzi di favore in cambio degli appalti ottenuti per le intercettazioni di Pavia con la sua Esitel, che fino al 2021 ha ottenuti gli incarichi quasi in solitaria. I pm di Pavia hanno ipotizzato che i due magistrati possano aver beneficiato di "varie utilità" a fronte "del compimento di atti contrari ai doveri d’ufficio", che riguarderebbero l'affidamento "pressoché esclusivo alla società Esitel del noleggio degli apparati di intercettazione e nell’affidamento esclusivo a Cr Service del noleggio di autovetture in misura incongrua rispetto alle esigenze investigative e destinate ad uso privato non inerente alle attività di indagine".
Le contestazioni a D'Arena si concentrano sulle auto, tre in tutto, che però la sua difesa nega possano essere state una contropartita: "Nessuna vendita a prezzo di favore, mentre per quanto riguarda i noleggi che sarebbero avvenuti per esigenze non investigative preciso che questo non ci viene contestato".