Garlasco, le cifre del gioco che non tornano. La Guardia di Finanza: "Spesi 47mila euro"

Secondo la guardia di finanza quei soldi non sono compatibili con lo stipendio dell'ex pm e nel frattempo l'avvocato di Venditti ha chiesto il trasferimento del processo di Garlasco a Brescia

Garlasco, le cifre del gioco che non tornano. La Guardia di Finanza: "Spesi 47mila euro"
00:00 00:00

L'indagine di Brescia su Garlasco continua ed esula da quella che è l'indagine specifica sull'omicidio di Chiara Poggi. La Guardia di Finanza sta analizzando con cura tutti i movimenti bancari dei soggetti legati alla procura di Pavia del passato e sono emerse alcune spese tracciate considerate meritevoli di attenzione da parte degli inquirenti, perché incompatibili con gli stipendi e il tenore di vita. In particolare, come riferisce il Corriere della Sera, il maresciallo Antonio Scopetta, nel 2020, avrebbe speso al gioco 47mila euro, anno record, ma in quelli precedenti risultano comunque spese per 30/35mila euro. Gli investigatori spiegano che si tratta delle sole spese "fatte tramite strumenti tracciabili", e sono "cifre incompatibili con il proprio stipendio".

Scopetta è risultato essere già condannato a 4 anni e 6 mesi nell'ambito del "sistema Pavia" ed era uno degli esponenti della Polizia Giudiziaria nella squadra dell'ex pm Mario Venditti. Nella stessa squadra di polizia giudiziaria operava anche il maresciallo Silvio Sapone, che ne era responsabile, pare fosse un abitudinario del gioco, visto che le sue spese ammontavano a "mille euro al mese presso un centro Snai". Sapone è stato perquisito a fine settembre, il giorno in cui sono state effettuate le perquisizioni anche nelle case della famiglia Sempio e dell'ex pm Venditti, ma lui non è indagato. Ora però sembra aprirsi un altro fronte, perché l'avvocato di Venditti, Domenico Aiello, è pronto a chiedere lo spostamento dell'indagine su Chiara Poggi a Brescia.

"Penso che una volta che un'attività di indagine compiuta nel nuovo procedimento pavese contro Andrea Sempio abbia determinato l'acquisizione di una notizia di reato su un magistrato, Mario Venditti, e giustamente sono stati trasmessi gli atti alla procura competente di Brescia, questa attività di trasmissione degli atti ha un effetto trascinamento su tutte le indagini connesse", ha dichiarato il legale. L'indagine connessa, ha aggiunto, "è il contenitore nell'ambito della quale è stata rinvenuta la prova di un'ipotesi corruttiva, quindi è evidente che non si può selezionare una parte dell'indagine da mandare e una da non mandare. È tutto connesso, la nuova indagine su Sempio è connessa all'attività che Pavia ha trasmesso a Brescia".

Il presupposto su cui si basa questa richiesta è che, secondo l'articolo 11 comma 3 del codice di procedura penale, l'indagine a carico di Andrea Sempio dovrebbe essere trasferita al tribunale di Brescia.

Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica