Ennesimo scontro a distanza tra Donald Trump e Joe Biden, i due candidati più papabili per la vittoria finale delle elezioni presidenziali statunitensi del 2024. Direttamente da Truth, il social network, il tycoon ha chiesto ai repubblicani di agire per attuare lo shutdown, ovvero lasciare che che il governo federale degli Stati Uniti si blocchi in attesa di una accordo sul bilancio così da fermare i procedimenti giudiziari nei suoi confronti. Da un evento di raccolta fondi a New York, Biden ha attaccato il suo sfidante principale, sottolineando come The Donald e i suoi repubblicani Maga siano determinati a distruggere la democrazia americana e le istituzioni.
L’appello di Trump
Andiamo con ordine e partiamo con l’appello lanciato da Trump. "A fine mese si avvicina una scadenza molto importante. I repubblicani al Congresso possono e devono togliere i fondi a tutti gli aspetti del governo trasformato in arma politica del corrotto Joe Biden, che rifiuta di chiudere il confine e tratta metà del Paese come nemico dello Stato", ha tuonato l’ex presidente definendo Biden un corrotto, proprio come aveva fatto nel 2016 contro l’allora sua sfidante democratica Hillary Clinton.
Ma non è finita qui perché Trump ha aggiunto un’altra frase alla sua invettiva: "Questa è anche l'ultima possibilità per tagliare i fondi a questi procedimenti politici contro di me e altri patrioti". Poi l'appello finale: "Usate i vostri poteri di spesa e difendete il Paese".
Lo speaker della Camera, Kevin McCarthy, non ha commentato l'appello di Trump. In realtà lo shutdown del governo non fermerebbe i procedimenti criminali avviati nei confronti del tycoon. I suoi processi a New York e in Georgia non sarebbero penalizzati, secondo Nbc, mentre quelli federali legati al trasferimento di file dalla Casa Bianca a Mar-a-Lago e per il suo ruolo nell'insurrezione del 6 gennaio, riguardano materie che sono sempre state tenute fuori dai precedenti shutdown della spesa pubblica.
La narrazione di Biden
In un altro contesto, Biden si è nuovamente eretto a difensore della democrazia Usa. "Mi sono ricandidato perché nel 2024 è in gioco la nostra democrazia. Donald Trump e i suoi repubblicani Maga sono determinati a distruggere la democrazia americana e le strutture istituzionali", ha dichiarato l’attuale inquilino della Casa Bianca, spiegando che "vogliono licenziare 100 mila dipendenti pubblici", "sono animati da rabbia, paura, vendetta".
Biden ha quindi definito l'attacco al Congresso del 6 gennaio 2021 una "vera e propria insurrezione", secondo il resoconto del pool di giornalisti al seguito. "Il 6 gennaio questo tizio (Trump, ndr) sedeva in una saletta privata vicino allo studio Ovale guardando in tv quello che accadeva, senza fare nulla" per fermare l'assalto. "Ora corro di nuovo. Indovinate un pò perché? Penso che probabilmente a correre sarà lo stesso individuo, ed è probabile che io pensi di poterlo battere di nuovo", ha detto.
"Senza eccezioni - ha proseguito - tutti vengono da me e mi dicono 'devi vincere. Non perchè sono io, ma per l'alternativa che temono. Questa è la posta in gioco. Tutti, tutti, tutti dovrebbero capire quanto siano importanti queste elezioni. Non per Joe Biden ma per la sua potenziale alternativa". Biden ha accusato Trump di dipingere l'America come una "nazione fallita", "allo stremo", "nelle tenebre", mentre lui pensa che gli Stati Uniti "si stiamo preparando ad alzarsi e a ruggire". E di fare campagna presentandosi agli elettori come la loro "vendetta".
"Che bel modo di correre", ha ironizzato. "E mi ricandido - ha concluso - perché non mi schiererò con nessun dittatore. E conosco Putin, a differenza dell'altro individuo che corre. Mi opporrò a lui, l'ho sempre fatto".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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