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L'ambasciatore italiano visita Alberto Trentini: "Il suo umore è migliorato"

L'ambasciatore d'Italia Giovanni De Vito ha incontrato il cooperante detenuto a Caracas da oltre un anno

L'ambasciatore italiano visita Alberto Trentini: "Il suo umore è migliorato"
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Sarebbe in condizioni d'umore migliori rispetto all'altra volta Alberto Trentini, il cooperante da oltre un anno detenuto a Caracas. Lo ha riferito l'ambasciatore d'Italia Giovanni De Vito. Durante la visita ha potuto incontrare anche un altro detenuto, Mario Burlò. L'ambasciatore ha riferito alla Farnesina di aver trovato Trentini, detenuto in Venezuela da oltre un anno, in condizioni di umore migliori rispetto alla volta scorsa. Lo comunica la Farnesina. La visita è stata effettuata nell'ambito dell'azione politica e diplomatica che la premier Giorgia Meloni e il ministro degli Esteri Antonio Tajani stanno costruendo da mesi per portare alla liberazione di tutti i cittadini italiani detenuti.

Alberto Trentini si trova recluso in un carcere in Venezuela dal 15 novembre 2024, quando è stato arrestato dalle autorità venezuelane mentre si trovava in missione nel Paese sudamericano. Si definisce un "professionista con oltre dieci anni di esperienza nei settori dello sviluppo e umanitario con Ong internazionali in Sud America, Etiopia, Nepal, Grecia e Libano", con "esperienza comprovata nella gestione di progetti e uffici, coordinamento, progettazione e budget di proposte, risorse umane e logistica. Madrelingua italiana, fluente in spagnolo, inglese e francese". Trentini lavora con la Ong Humanity & Inclusion, ha una laurea in storia moderna e contemporanea all'Università Cà Foscari e un master in ingegneria delle acque e della salute conseguito in Inghilterra. Fra il 2023 e il 2024, con il Consiglio danese per i rifugiati, ha lavorato a Barbacoas, una località della Colombia.

Negli ultimi mesi del 2022 è stato field coordinator in Colombia per la Ong francese Solidarités International. Nonostante la giovane età, ha lavorato in decine di Paesi come cooperante ma dal 15 novembre non si hanno più sue notizie. In una nota del legale che segue la famiglia di Treninti, viene spiegato che "Alberto era arrivato in Venezuela il 17 ottobre 2024 e il 15 novembre, mentre si recava in missione da Caracas a Guasdalito, è stato fermato a un posto di blocco, insieme all’autista della Ong".

Il ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale ha riferito che il 13 dicembre è stata convocata alla Farnesina l'incaricata d'affari ad interim del Venezuela "per richiedere un tempestivo e risolutivo intervento sulla vicenda del connazionale" .

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