
Dopo anni in cui in tanti hanno chiesto conto alle Ong dei migranti per non essere presenti lungo la rotta atlantica che dalle coste occidentali dell'Africa conduce alle isole Canarie, una Ong ha deciso di presidiare quel tratto di mare. Ma non per effettuare soccorsi, solo per fare un po' di pubblicità alle attività di soccorso e per partecipare alle polemiche politiche che hanno colpito il leader di Vox, Santiago Abascal, il quale ha dichiarato sui social, riferendosi a Open Arms, che "quella nave di negrieri deve essere confiscata e affondata. Per servire da monito sul destino che attende tutti i miliardari e i politici che promuovono l'invasione dell'Europa".
Open Arms è arrivata nella giornata di ieri a Tenerife e l'intento è quello che sull'isola la nave stabilisca una sua base permanente. Fernando Clavijo, esponente di Coaliccion Canaria e presidente dell'Arcipelago, è salito a bordo della nave per una prima di una visita e un incontro con il direttore e fondatore di Open Arms, Oscar Camps. Durante la visita ha accusato Abascal di "provocare tensioni e malessere" e di "rendere un cattivo servizio alla democrazia, salvo che anche la democrazia gli dia fastidio, come Open Arms, cosa che cominciamo a credere". Da Open Arms, sentendosi tutelati politicamente, non hanno perso tempo nel fare le loro dichiarazioni, lasciando intendere che abbiano lasciato definitivamente la rotta del Mediterraneo centrale, anche se per il momento staranno a Tenerife solo per due mesi.
La nave, ha spiegato Camps, farà base "due mesi nelle isole Canarie" per sensibilizzare sulla drammatica "realtà della rotta migratoria Atlantica", dalle coste del nord Africa all'arcipelago, e contro "il discorso razzista e xenofobo che cresce e purtroppo cala nella società". Riguardo ad eventuali interventi di ricerca in mare dei migranti, Camps ha dichiarato che Open Arms è "una Ong di salvataggio in mare e, se c'è bisogno, interverremo su richiesta", ma "non ci sostituiamo alla Guardia costiera, come non ci siamo sostituiti nel Mediterraneo centrale".
Un esponente delle Ong nella persona di Camps ha ammesso, dopo anni, che quella dell'Atlantico "è una rotta molto più mortifera e più dura, più lunga e sconosciuta da molti". i numeri infatti parlano chiaro: la rotta verso le Canarie è la più mortale dell'Europa.