Leggi il settimanale

Sabotaggio Nord Stream, l’Italia consegna l’ucraino sospettato alla Germania

Serhiy Kuznietzov arriverà a Karlsruhe per l’udienza preliminare. Roma aveva approvato l’estradizione dopo il via libera della Corte Suprema

Sabotaggio Nord Stream, l’Italia consegna l’ucraino sospettato alla Germania
00:00 00:00

Il cittadino ucraino sospettato per il sabotaggio del gasdotto Nord Stream è stato estradato in Germania. Il quarantanovenne Serhiy Kuznietzov è stato consegnato dall’Italia alle autorità tedesche e la conferma è arrivata dalla portavoce della Procura Federale di Karlsruhe: "L'imputato è arrivato qui a Karlsruhe e l'udienza davanti al giudice istruttore della Corte Federale di Giustizia qui a Karlsruhe si terrà domani mattina. Il giudice istruttore prima lo informerà del mandato d'arresto e poi deciderà se confermare la custodia cautelare".

Come spiegato dalle autorità tedesche, l’ucraino attualmente è in custodia. Accusato del sabotaggio risalente al 2022, Kuznietzov ha trascorso la maggior parte della sua detenzione in Italia nel carcere di massima sicurezza di Ferrara. Il fermo è avvenuto nella notte del 21 agosto 2025 in provincia di Rimini. Nelle ultime settimane ha provato a impedire la sua estradizione, arrivando ad appellarsi alla magistratura italiana e a iniziare uno sciopero della fame.

La svolta è arrivata la scorsa settimana, quando la Corte di Cassazione ha dato il via libera definitivo alla sua estradizione. Il sospettato è stato trasportato in Germania in elicottero, accompagnato da funzionari tedeschi. L'ucraino sarà poi processato in Germania. Amburgo è considerata una possibile sede. In base a quanto previsto dalla legge tedesca, rischio fino a 15 anni di carcere.

Il gasdotto Nord Stream - costruito per trasportare gas naturale russo in Germania attraverso il Mar Baltico - venne danneggiato da una serie di esplosioni il 26 settembre del 2022, qualche mese dopo l’inizio della guerra in Ucraina.

Fin da subito si parlò di un atto di sabotaggio, anche se non fu mai rivendicato. Nel corso dei mesi si moltiplicarono le accuse reciproche tra Russia e Ucraina, le indagini compiute in Germania portarono all’identificazione di sette sospettati, tra cui Kuznetsov.

Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica