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La setta, gli stupri, la violenza: la folle storia del Re degli Gnomi

Francisco Leitao ha ucciso tre persone e ha commesso (almeno) 542 stupri. Ma il bilancio potrebbe essere molto più elevato

La setta, gli stupri, la violenza: la storia di Francisco Leitao, il Re degli Gnomi
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Un santone, un mago, un leader di una setta, un megalomane con impulsi sessuali irrefrenabili. Francisco Leitao è uno dei serial killer più famosi in Portogallo e la sua vicenda rappresenta ancora un grande mistero. Il “Re degli Gnomi” è stato condannato per l’omicidio di tre persone – cadaveri mai ritrovati – ma il bilancio potrebbe essere nettamente più elevato, considerando le decine di giovani scomparsi tra la fine degli anni Novanta e i primi anni Duemila.

Tra sogno e realtà

Francisco Leitao nasce il 28 ottobre 1968 a Carqueja, un posto tra Lourinhã e Peniche, vicino a Lisbona, in Portogallo. Il futuro Rhei Gob è frutto dell’amore tra il contadino Josè e Maria Idalina, cugini con quasi dieci anni di differenza. Lascia presto gli studi per mettersi a vendere e collezionare rottami metallici, ha difficoltà a relazionarsi con gli altri e vive una vita prettamente notturna. Sono poche le informazioni disponibili su infanzia e adolescenza, se non per quanto riguarda la casa di famiglia ereditata dopo la morte dei genitori: Leitao inventa una discendenza nobile, raccontando ad amici e conoscenti di avere il sangue blu. Ci crede talmente tanto da trasformare la casa in un vero e proprio castello, con torri, facciata e statue di gnomi a guardia della porta d’ingresso. In altri termini, realizza il sogno di quando era bambino.

All’età di 20 anni conosce Rosa, che lavora in una fabbrica di pesce congelato. Contro il parere dei genitori di lei, i due si sposano e vanno a vivere nella casa di Carqueja. Il matrimonio dura appena un anno: Francisco Leitao la tratta come una schiava e la sottopone a violenze e maltrattamenti di varia natura. La rottura definitiva avviene per un tradimento: Rosa becca il marito a letto con un’altra donna. Sancita la separazione, Leitao si abbandona alle sue passioni, anche quelle stravaganti e illegali. Commette furti, appicca incendi, ha rapporti sessuali con minorenni. Frequenta sia donne che uomini, una routine sempre più caotica ma con un filo conduttore: promette alle sue conoscenze regali costosi, racconta favole sulla sua famiglia con tanto di invito nel castello.

Francisco Leitao diventa Rei Ghob

Lentamente Francisco Leitao si trasforma in una sorta di guru, leader di una setta composta da giovani sbandati. Un santone che esercita un fascino – anche improbabile per certi versi – tra i giovani, ammaliati da storie e racconti. Inizia dunque ad appassionarsi all’esoterismo e pretende che i suoi seguaci lo chiamino “Re degli Gnomi”, in riferimento alle statue poste a protezione della sua dimora. C’è persino chi lo ritiene un mago, capace di comunicare con gli spiriti e di incarnare il diavolo.

Sempre più giovani cadono ai suoi piedi e Francisco Leitao rilancia, organizzando sedute spiritiche e visite nei cimiteri. La sua teoria è piuttosto fantasiosa, ma ha presa tra i più ingenui: tutti gli esseri umani hanno “copie negative” che vivono nell’oscurità, pronte a distruggere gli “originali”. Da qui la necessità di raggiungere elevati livelli di energia positiva. E come è possibile? Attraverso atti sessuali. Solo così, infatti, il “Re degli Gnomi” ha la possibilità di comunicare con le forze soprannaturali.

Ma non è tutto. Come confermato da Ruben De Luca nel suo “Serial killer”, Francisco Leitao ha un piano B per i meno sprovveduti: chi non crede alle sue fandonie viene drogato, stordito e “segnato” con delle cicatrici. Una volta risvegliato, queste cicatrici diventano ferite provocate dalle presunte “energie negative”. Per enfatizzare il suo ruolo e le sue capacità, pubblica dei video in rete, principalmente su Youtube, con riflessioni filosofiche su vita, morte, apparizioni e quant’altro.

Gli omicidi

Dieci anni dopo la separazione da Rosa, Francisco Leitao incontra Gina, di quindici anni più giovane. I due si frequentano e presto lei va a vivere al castello. La donna resta incinta, ma giunta al quarto mese scopre la relazione extra-coniugale del compagno con un altro uomo, Ivo. Tra tira e molla, la separazione arriva solo nell’aprile del 2005. Due anni più tardi, Ivo incontra Tania e si innamora di lei, reduce da un divorzio e madre di una bimba piccola. Quando viene a sapere della relazione del suo amante, Francisco Leitao scatena tutta la sua rabbia.

Nel giugno del 2008 Tania scompare senza lasciare traccia. Pochi giorni dopo Ivo fa la stessa fine. Pochi mesi più tardi, Francisco Leitao conosce Joana e Luis, una coppia di giovani fidanzatini. Quest’ultimo ha una serie di rapporti sessuali con il santone, che diventa sempre più geloso dell’amore con la compagna. Anche lei, come Tania e Ivo, svanisce nel nulla. I loro corpi non verranno mai ritrovati, ma gli inquirenti non avranno dubbi: i tre sono stati torturati, assassinati e fatti sparire per motivi sentimentali.

L'arresto e le condanne

Le prime denunce nei confronti di Francisco Leitao vengono presentate nel 2009, ma vengono tutte archiviate. Passano pochi mesi e le autorità decidono di perquisire il castello di Carqueja: gli agenti trovano il cellulare e la carta di credito di Ivo. Rei Ghob viene arrestato per l’omicidio e l’occultamento dei cadaveri dei tre giovani scomparsi. Il killer nega ogni addebito, ma dopo due anni di indagini viene condannato a 25 anni di carcere, la pena massima prevista dal Codice penale portoghese. Ma non solo. Leitao viene condannato ad altri 17 anni per aver commesso – almeno – 542 stupri.

"Le vittime sono state portate ad avere una percezione adulterata della realtà, nella quale credevano e alla quale si sottomettevano, permettendo all'imputato di manipolarle", il giudizio dei giudici. Non lascia margini di interpretazione l’esame psichiatrico effettuato dopo l’arresto: “Il soggetto presenta una struttura di personalità borderline con tratti antisociali, narcisistici, isteriformi, comportamento freddo e distanza affettiva, introversione riflessiva, diffidenza, egocentrismo, con una bassa soglia per le frustrazioni e difficoltà a controllare gli impulsi”.

Resta ancora oggi qualche dubbio sull’effettivo numero di omicidi e di stupri.

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