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Terribile incidente per Vince Zampella, morto il creatore di "Call of Duty"

Il videogame designer si è schiantato a bordo della sua Ferrari, che ha preso fuoco dopo il tremendo impatto con una barriera di cemento

Terribile incidente per Vince Zampella, morto il creatore di "Call of Duty"
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Il mondo dei videogiochi dice addio a una delle sue figure più iconiche, visto il ruolo di primo piano da lui ricoperto nella realizzazione di alcuni dei titoli di maggior successo degli ultimi 20 anni: Vince Zampella, noto soprattutto per essere il creatore di Call of Duty, è infatti deceduto all'età di 55 anni a causa di un terribile incidente stradale avvenuto la scorsa domenica 21 dicembre.

L'incidente e il cordoglio

Il celebre videogame designer ha perso il controllo della sua Ferrari 296 GTS, lanciata a tutta velocità all'uscita di una galleria sulla Angeles Crest Highway nelle San Gabriel Mountains, a nord di Los Angeles: il mezzo si è così schiantato contro una barriera di cemento a bordo strada, distruggendosi e prendendo immediatamente fuoco. Stando a quanto riferito dalle autorità locali, Zampella è rimasto incastrato all'interno dell'abitacolo, morendo tragicamente tra le fiamme, mentre il passeggero che si trovava al suo fianco è stato sbalzato all'esterno a causa della violenza dell'impatto: nonostante i rapidi soccorsi, l'uomo ha perso la vita dopo il ricovero in ospedale a causa delle lesioni riportate.

La notizia ha sconvolto l'intero settore, e sono stati numerosissimi i messaggi di cordoglio. Electronic Arts ha rilasciato un comunicato definendo Zampella"un amico, collega, leader e creatore visionario" la cui influenza sull'industria dei videogiochi "è stata profonda e di vasta portata". Gli account Twitter di Battlefield, Respawn e Apex Legends hanno pubblicato dei post per ricordare il designer. Nella nota ufficiale diffusa nelle scorse ore, Infinity Ward ha affermato che la sua "eredità nel creare intrattenimento iconico e duraturo è incommensurabile", porgendo le proprie condoglianze ai familiari del 55enne."Siamo profondamente addolorati per la tragica scomparsa di Vince Zampella. La sua eredità come uno dei fondatori di Call of Duty e una leggenda del nostro settore non sarà mai dimenticata”, ha commentato invece Treyarch.

I suoi successi

La carriera di Zampella ebbe una svolta improvvisa nel 1999, quando lasciò la Silicon Valley per approdare alla 2015 Inc. a Tulsa, Oklahoma, di cui divenne direttore dello sviluppo due anni dopo. Ricoprì il ruolo di lead designer nella realizzazione di Medal of Honor: Allied Assault, ricevendo enormi apprezzamenti, prima di cambiare la propria vita nel 2002, quando fondò la Infinity Ward insieme al collega Jason West. In quell'anno la EA cercò di spostare lo sviluppo di Medal of Honor internamente, ma il suo obiettivo di assorbire il team, dopo aver estromesso la 2015 Inc., non andò a buon fine.

Fu la Activision a fare la mossa decisiva e a siglare contratti a lungo termine con Infinity Ward: da questo sodalizio nacque il primo progetto, nome in codice "MOH Killer", che divenne poi Call of Duty. Activision acquisì Infinity Ward poco dopo l'uscita del gioco, e sotto la guida di Zampella e Jason West furono rilasciati Call of Duty 2, Call of Duty 4: Modern Warfare e Call of Duty: Modern Warfare 2.

Mesi dopo il successo di Modern Warfare 2, Zampella e Jason West furono licenziati da Activision, a cui intentarono causa per il non riconoscimento di "36 milioni di dollari in bonus e royalties", risultando vincitori. Nel frattempo, tuttavia, non rimasero con le mani in mano e fondarono Respawn Entertainment, appena un mese dopo l'”ingiusto licenziamento”.

Nel 2010 i due siglarono un accordo con Electronic Arts per l'uscita del loro gioco successivo, ma West decise di lasciare nel 2013: dopo aver realizzato due Titanfall, Respawn fu acquisita da EA, ma Zampella continuò ad avere un ruolo di prim'ordine. Uscirono titoli del calibro di Apex Legends, Star Wars Jedi: Fallen Order e Star Wars Jedi: Survivor.

Tra gli ultimi importanti contributi del videogame designer c'è senza dubbio il rilancio del franchise di Battlefield, nobile ma decaduta saga che col sesto capitolo sembrava aver risalito la china fino a diventare un contender proprio della sua creatura “Call of Duty”.

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