Cronaca locale

29 arresti a Napoli. Scacco matto al clan Sorianello del Rione Traiano

Sono accusati di associazione di tipo mafioso, spaccio e possesso d'armi. In manette anche alcuni esecutori del raid di Castel Volturno, in provincia di Caserta, avvenuto a fine estate del 2020 ai danni di tre nigeriani

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Nelle prime ore del mattino, i Carabinieri hanno eseguito 29 misure cautelari nei confronti di soggetti ritenuti appartenenti o vicini al clan camorristico Sorianello, fondato da Alfredo Sorianiello detto “o Biondo”. Il blitz ha avuto luogo nel complesso popolare di Soccavo all’interno della cornice del Rione Traiano, quartiere dal tessuto sociale difficile, nella periferia Ovest di Napoli.

Le persone sottoposte a misura cautelare sono accusate di una lunga serie di reati come associazione di tipo mafioso, estorsione aggravata dal metodo mafioso, associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, detenzione abusiva d’arma da fuoco; tutti commessi con lo scopo di agevolare il clan Sorianello.

Gli arresti, predisposti dal gip del Tribunale di Napoli su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, sono scattati a seguito di due anni di indagini, tra il 2019 e il 2021. Tra gli indagati soggetti a misura cautelare c’è anche Giuseppe Gaetano che, però, non sarà oggetto dell'arresto in quanto è morto di recente. Risultano latitanti due persone: Simone Sorianello e Simone Bartiromo, boss e narcotrafficante del clan. Bartiromo è considerato il principale fornitore di cocaina per la zona.

I soggetti raggiunti dal provvedimento, non solo sarebbero affiliati al clan del Rione Traiano, ma sarebbero responsabili del controllo esercitato dal clan stesso nelle principali piazze di spaccio all’interno del cosiddetto "Parco della 99" - sempre sito nel rione - e di numerosi atti estorsivi ed intimidatori finalizzati alla gestione delle attività illecite in netta contrapposizione con i clan rivali.

Tra i destinatari vi sarebbero anche alcuni esecutori del raid di Castel Volturno, in provincia di Caserta, avvenuto a fine estate del 2020 ai danni di tre nigeriani. Desmond Oviamwonyi aveva rubato un borsone pieno di stupefacenti destinato al clan Sorianello, suscitando l’ira dei suoi affiliati e che, per vendetta, hanno orchestrato un agguato in cui Oviamwonyi ha perso la vita, un suo connazionale è stato gravemente ferito mentre un altro era riuscito a rimanerne indenne.

Il clan Sorianello, che farebbe parte del cartello criminale dell’Alleanza di Secondigliano, è considerato uno dei clan camorristici più pericolosi nell’hinterland napoletano insieme ai Petrone e ai Cutolo.

Nel 2021 era stato inferto un altro colpo al clan poiché il loro arsenale, nascosto in un negozio di frutta e verdura gestito dal cognato del boss, nel quartiere Bagnoli, era stato posto sotto sequestro. L’arsenale era composto da 670 munizioni di vario calibro, 14 fucili da guerra, 670 munizioni di vario calibro, silenziatori e giubbotti antiproiettile.

Il ministro Matteo Piantedosi ha così commentato il blitz dei carabinieri: “Quotidiane e capillari azioni di contrasto alla criminalità organizzata, per garantire migliori condizioni di legalità e sicurezza sui territori. Un impegno costante di magistratura e forze dell’ordine per assicurare una sempre maggiore presenza dello Stato nelle aree più difficili del Paese.

Un contributo fondamentale nella lotta al malaffare, all’illegalità e al degrado per costruire, in sinergia con tutte le Istituzioni, migliori prospettive di vita per i nostri cittadini” .

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