Accoltellata dal marito durante una lite: muore dopo 2 giorni di agonia

L'episodio è accaduto in via Galluppi, nel quartiere Borgo Filadelfia di Torino. Il pensionato si sarebbe accanito in maniera brutale nei confronti della donna, colpita da almeno una trentina di coltellate

Accoltellata dal marito durante una lite: muore dopo 2 giorni di agonia
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Elisa Scavone, la donna di 65 anni accoltellata due giorni fa in via Galluppi, nel quartiere Borgo Filadelfia di Torino, dal marito Lorenzo Sofia, un pensionato di 71 anni, è deceduta. Troppo gravi le ferite riportate dalla vittima dell'aggressione che era ricoverata in prognosi riservata nel reparto di rianimazione dell'ospedale della Molinette. A nulla è servito il delicato intervento chirurgico effettuato dai medici nel tentativo di suturare i tagli presenti in più parti del corpo, in particolare all'addome, al torace e alla schiena. Quando è arrivata al pronto soccorso gli operatori sanitari si sono resi subito conto che le condizioni della donna erano disperate, ma hanno provato a salvarle la vita.

La vicenda

Sul luogo dell'accoltellamento era intervenuta la polizia chiamata dai vicini che avevano sentito le urla provenire dall'appartamento in cui la vittima viveva con il marito. Giunti sul posto gli agenti avevano fermato l'uomo che avrebbe accoltellato la moglie al culmine di una lite. Davanti al pm che coordina l'indagine Lorenzo Sofia si è avvalso della facoltà di non rispondere. Ancora una donna vittima di violenza. Il pensionato si sarebbe accanito in maniera brutale nei confronti della moglie, colpita da almeno una trentina di coltellate. La più profonda le ha bucato il torace e lo stomaco. Oltre a ricucirla, i medici hanno dovuto asportare anche la milza della 65enne, ma alla fine non c'è stato nulla da fare.

Anche il marito in ospedale

Nei confronti del marito è scattato il fermo con l'accusa di omicidio, ma l'uomo, assistito dall'avvocato Francesca D'Urzo, è stato trasportato nello stesso ospedale dove la moglie è deceduta. Il 71enne per il momento è ricoverato nel reparto dei detenuti perché, come riporta il quotidiano la Repubblica, le sue condizioni psicofisiche non sarebbero compatibili con il carcere. Gli inquirenti, intanto, sono al lavoro per scoprire il motivo del gesto compiuto da Lorenzo Sofia, il quale è ancora sotto choc.

Il testimone

Nel corso dell'indagine è spuntato anche un testimone, un lavoratore dell'officina di cambio pneumatici del figlio della coppia di anziani. I vicini hanno chiamato lui quando hanno sentito le urla della donna. L'uomo ha bussato al citifono e il pensionato gli ha aperto la porta dicendogli di chiamare un'ambulanza poiché aveva accoltellato la moglie. Sofia ripeteva continuamente: "L'ho uccisa", mentre la moglie era riversa sul letto in una pozza di sangue.

Agli agenti della polizia il 71enne ha dichiarato che erano anni che pensava di uccidere la moglie e che finalmente aveva trovato il coraggio di farlo, non mostrando alcun segno di pentimento per il suo insano gesto.

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