Cos'è Fordow, l'impianto nucleare dell'Iran attaccato dagli Usa

Bombardieri B-2 per colpire il sito nucleare protetto da una montagna dove Teheran arricchisce uranio al 60 per cento. Trump: "È andato"

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Gli Stati Uniti hanno colpito tre dei maggiori siti nucleari dell’Iran. Secondo quanto reso noto, le forze statunitensi hanno scaricato sei bombe “bunker buster” su Fordow e trenta missili Tomakawk su Natanz e Isfahan. “Fordow è andata” ha commentato il presidente americano Donald Trump in un post pubblicato su Truth. I riflettori sono accesi sul sito sotterraneo protetto dalla “montagna sacra”, dove la Repubblica islamica ha installato una parte delle centrifughe necessarie per arricchire l’uranio.

Cos'è Fordow

Il sito di Fordow è stato costruito nei pressi della città santa di Qom, 150 chilometri a sud di Teheran. Difficile da vedere nelle immagini dall’alto, l’impianto è altamente sorvegliato ed è stato reso pubblico per la prima volta nel 2009. Secondo le stime, la costruzione è iniziata agli inizi del 2000: le due aree principali si trovano a una profondità stimata di 80-90 metri sottoterra. "Le dimensioni e la configurazione della struttura sono incoerenti con un programma pacifico" sul nucleare, aveva detto Barack Obama nel 2009.

Sepolto sotto una montagna e protetto da batterie antiaeree, il sito di Fordow era stato solo “graffiato” dagli attacchi israeliani. Per questo motivo il premier Netanyahu aveva invocato l’intervento degli Stati Uniti, gli unici dotati delle super bombe capaci di colpire in profondità l’impianto fortificato. Secondo i media a stelle e strisce, Washington avrebbe sganciato circa 30 tonnellate di esplosivo con due potenti bombe GBU-57, sganciabili dai bombardieri B 2 e ideali per raggiungere bersagli situati in profondità. L’ordigno è dotato di una testata convenzionale e si ritiene che sia in grado di penetrare circa 61 metri sotto la superficie prima di esplodere.

L’annientamento di Fordow è considerato fondamentale per impedire a Teheran di accedere alle armi nucleari. Data la sua fortificazione, probabilmente ci vorranno giorni – se non di più – prima che si conosca l’impatto degli attacchi. Ricordiamo che l’Iran continua a sostenere che il suo programma nucleare è esclusivamente a fini pacifici. Tuttavia, Trump e i leader israeliani hanno affermato che l'Iran potrebbe rapidamente assemblare un'arma nucleare, rendendola una minaccia imminente.

Gli altri due siti colpiti sono quelli di Natanz e Isfahan.

Il primo è in grado di arricchire l'uranio fino al 60% di purezza e si ritiene che sia responsabile della produzione della maggior parte dell'uranio iraniano di qualità quasi militare, mentre il secondo è l’impianto in cui l'uranio naturale viene convertito per poi essere immesso nelle centrifughe di Natanz e Fordow.

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