
Si trovava a Roma per partecipare al Giubileo dei Giovani, Pascal Rafik Mounir, la 18enne di nazionalità egiziana deceduta a causa di un arresto cardiaco nella serata di ieri, venerdì 1 agosto. Il Papa ha voluto ricordare lei e un'altra ragazza di origine spagnola di 20 anni, Maria, della cui morte, al momento, non sono stati diffusi ulteriori dettagli.
La morte di Pascal
Pascal, originaria del Cairo, soffriva di una grave patologia cardiologica, ma nonostante ciò non aveva voluto perdersi l'evento, al quale aveva preso parte insieme a una delegazione di ragazzi provenienti dall'Egitto e dal Sud Sudan. Si trovava in compagnia del suo gruppo quando, di ritorno dalla "penitenziale", la giornata dedicata alle confessioni organizzata al Circo Massimo, è stata colta da un malore rivelatosi purtroppo fatale.
Pascal ha subìto un arresto cardiaco a bordo del pullman che stava riconducendo lei e i suoi compagni di viaggio verso la parrocchia di Artena, dove erano ospitati in questi giorni del Giubileo. I presenti si sono occupati di contattare il 118 per richiedere con urgenza l'invio di un'ambulanza, ma quando gli operatori del 118 sono saliti sull'autobus le condizioni della 18enne erano già disperate.
La giovane è stata carica a bordo del mezzo di soccorso, che l'ha trasferita in codice rosso all'ospedale di Colleferro, dove purtroppo è arrivata già morta. Stando a quanto riferito da alcuni suoi compagni di viaggio, Pascal aveva avuto un lieve malore già in mattinata. I medici interveniti in suo aiuto non erano riusciti a convincerla a recarsi al pronto soccorso per effettuare un controllo: "Non è niente, mi sento bene", aveva detto, cercando di rassicurare tutti.
L'incontro del Papa con il gruppo Egitto-Sud Sudan
Appresa la notizia, stamani Papa Leone XIV ha chiesto di poter incontrare i ragazzi del gruppo di Egitto e Sud Sudan che si trovavano con lei in quei drammatici istanti. "Questa mattina presto ho ricevuto la triste notizia della vostra compagna che viaggiava con voi in pellegrinaggio, vostra sorella, che è morta inaspettatamente ieri sera", ha esordito il pontefice rivolgendosi in inglese ai giovani."E certo, la tristezza che la morte porta a tutti noi è qualcosa di molto umano e molto comprensibile, soprattutto essendo così lontano da casa e in un'occasione come questa quando davvero siamo riuniti per celebrare la nostra fede con gioia", ha aggiunto,"e poi all'improvviso, ci viene ricordato in un modo molto potente che la nostra vita non è superficiale né abbiamo il controllo sulle nostre vite''.
Il Papa ha ricordato ai ragazzi in lacrime che "Gesù è vita e resurrezione, e la nostra fede deve far parte di chi siamo, di come viviamo, di come ci apprezziamo e ci rispettiamo a vicenda, e soprattutto di come continuiamo ad andare avanti nonostante esperienze così dolorose".
"Sant'Agostino ci dice che quando qualcuno muore ovviamente è molto umano e naturale piangere", ha concluso il pontefice,"ma dice anche di non piangere come fanno i pagani, perché anche noi abbiamo visto Gesù Cristo morire sulla croce e risorgere dai morti. Questa è la nostra fede e la nostra speranza".
Il messaggio del Pontefice per la morte di Maria
Nel corso della veglia a Tor Vergata Papa Leone ha chiesto a tutti i presenti di rivolgere una preghiera per le due ragazze decedute nella giornata di oggi durante lo svolgimento del Giubileo, ovvero "Maria, 20 anni, spagnola, e Pascale, egiziana". "Entrambe hanno scelto di venire a Roma per il Giubileo dei giovani e la morte le ha colte in questi giorni", ha spiegato il vescovo di Roma. "Preghiamo insieme per loro, per i loro familiari, i loro amici e le loro comunità. Gesù Risorto le accolga nella pace e nella gioia del suo regno".
Purtroppo un terzo incidente ha contribuito a rendere drammatico l'evento, e il
Papa ha voluto chiedere ai fedeli un pensiero e una preghiera anche per "Ignazio Gonzales, ricoverato all’Ospedale Bambino Gesù". "Preghiamo per lui e per la sua salute", ha concluso il pontefice.