Ai Fori Imperiali è crollata una parte della Torre de' Conti, a largo Corrado Ricci, dov'erano in corso alcuni lavori di ristrutturazione. Alcune persone sono rimaste sotto le macerie. L'episodio è avvenuto intorno alle 11.30. Sul posto sono prontamente intervenute le volanti della polizia, i carabinieri i vigili del fuoco e la polizia municipale. Anche il ministro della Cultura, Alessandro Giuli, e i vertici della Sovrintendenza, si sono recate sul luogo dell'incidente. Il traffico è stato vietato per rendere più semplice il lavoro dei soccorritori. C'è apprensione per le condizioni di un operaio che è ancora sotto le macerie, ma che è stato messo in sicurezza in una camera d'aria: i soccorritori sono riusciti a parlare con lui. Un altro, di 64 anni, è rimasto gravemente ferito. Altri 3 operai che erano al lavoro sulle impalcature di sostegno alla Torre e che erano rimasti bloccati dopo il crollo, sono stati recuperati dai vigili del fuoco con un'autoscala.
In largo Corrado Ricci ci sono i carabinieri del Comando di Piazza Venezia e della compagnia di Roma Centro che hanno circoscritto e messo in sicurezza l'area e che indagheranno con il Nucleo Ispettorato del Lavoro Carabinieri e Asl. Coordina le indagini la procura della Repubblica di Roma, che a breve riceverà una prima informativa. I pm indagano per disastro colposo e lesioni colpose. Un nuovo crollo, che si è verificato poco prima delle 13, ha investito la squadra dei vigili del fuoco che stava operando per estrarre l'operaio ancora bloccato tra le macerie. I pompieri sono tutti incolumi.
"Stiamo lavorando", afferma il prefetto di Roma Lamberto Giannini, parlando con i cronisti nel luogo del crollo. "Arriveranno anche altri mezzi, ma sarà un'attività molto lunga perché bisogna cercare di salvare la persona ma bisogna cercare di attenuare i rischi enormi che corrono le persone che provano a fare il salvataggio. Si tratta di "un'operazione lunga, complessa", spiega. "L'esito speriamo che sia buono, ma non è semplice. Non ci sono vigili del fuoco feriti e ricoverati - ribadisce - e il primo intervento ha consentito di estrarre altri tre operai con lievi ferite che erano da un'altra parte dell'edificio". Salvare l'operaio ancora intrappolato, ha spiegato, è "la priorità ma dobbiamo attenuare i rischi enormi che corrono le persone che stanno provando a fare il salvataggio. L'esito speriamo che sia buono ma non è semplice".
La Torre de' Conti
Il primo nucleo dell'edificio, che sorge sull'area di un antico tempio romano dedicato alla dea Tellus, fu costruito nell’858 da Pietro dei Conti di Anagni. Esempio delle case-torri della Roma medievale, la Torre de' Conti fu citata da Francesco Petrarca nelle sue lettere, ed era conosciuta anche come Torre Maggiore o Torre Secura, per la sua inespugnabilità.
Nel 1203 la torre fu sicuramente fatta ampliare da papa Innocenzo III per la sua famiglia, i conti di Segni, e rivestita con lastre di travertino provenienti dai Fori Imperiali, poi asportate nel tardo Cinquecento in occasione della costruzione di Porta Pia. Nelle intenzioni del pontefice, la torre doveva rappresentare il potere ecclesiastico e tutelare le processioni papali da San Pietro al Laterano. Successivamente la torre, abbandonata, venne utilizzata come fienile e come deposito di carbone. "Sono trent’anni che questo bene è abbandonato. Questo, così come palazzo Rivaldi qui all’angolo. È un rione pieno di situazioni a rischio che sarebbe bene monitorare e vigilare. E proteggere in caso di crollo", le parole di Romano Cruciani che vive a poche decine di metri dal luogo del crollo di una parte della Torre dei Conti, la struttura del XIII secolo a ridosso dei Fori Imperiali. L’uomo era vicinissimo al momento del crollo e racconta di una situazione di assenza di lavori di restauro che va avanti da anni, prima dei cantieri aperti in occasione del Giubileo.
“Mi rendo conto che Roma è grande e sorvegliare e vigilare tutto è complicato. Ma, prima dei lavori che sono cominciati un anno fa per lo sbancamento di Largo Corrado Ricci e poi per il restauro della Torre, qui erano trent’anni che non si vedevano lavori", aggiunge.