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Escrementi dappertutto, anche sull'altare: lo sfregio contro una chiesa di Ostia

La scoperta choc del parroco don Cosmo Scardigno: l'indignazione dei fedeli e le indagini delle forze dell'ordine

Escrementi dappertutto, anche sull'altare: lo sfregio contro una chiesa di Ostia
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C'è grande rabbia e amarezza tra i fedeli della chiesa di San Nicola di Bari a Ostia (Roma), profanata da ignoti che hanno depositato escrementi in varie parti dell'edificio religioso, non risparmiando neppure l'altare. Sui fatti, che si sono verificati durante il pomeriggio di ieri, lunedì 25 novembre, stanno indagando le forze dell'ordine, con l'obiettivo di risalire all'identità dei responsabili del blasfemo gesto.

A fare la scoperta sarebbe stata una segretaria della parrocchia, la quale ha prontamente contattato il sacerdote, don Cosmo Scardigno, per metterlo al corrente dell'increscioso episodio. All'interno dell'aula liturgica sono stati ritrovati infatti numerosi escrementi, sparsi un po' dappertutto dagli autori della profanazione, che avrebbero agito indisturbati in un momento in cui evidentemente nella chiesa di via Gian Carlo Passeroni, aperta tutto il giorno in quanto luogo favorito di preghiera di chi si reca al vicinissimo ospedale G.B.Grassi, non c'era nessuno.

"Ignoti vandali si sono introdotti nella chiesa compiendo un gesto di profonda profanazione", si legge in una nota della diocesi di Roma, "escrementi umani sono stati rinvenuti in diversi punti dell'edificio, incluso l’altare, luogo riservato al Sacrificio Eucaristico". "Il cardinale vicario Baldo Reina e il vescovo ausiliare del Settore Sud, monsignor Renato Tarantelli Baccari, a nome dell’intera comunità, hanno espresso il proprio dolore e la ferma condanna per l’azione, definendola un atto non solo di vandalismo, ma di violenza spirituale contro la fede e il sentimento religioso dei fedeli", prosegue il comunicato.

Mentre gli inquirenti sono ancora al lavoro per rintracciare gli autori del gesto, le autorità ecclesiastiche sono corse ai ripari, proponendo di indire una Santa Messa Solenne che possa fungere da atto di purificazione contro la profanazione del luogo sacro. "Di fronte a tale abominio la nostra risposta non può che essere la preghiera e la carità", spiegano dalla diocesi di Roma.

"In ottemperanza alle norme canoniche, come Atto di Riparazione verrà celebrata una Santa messa solenne", si legge ancora, "la cittadinanza e tutte le associazioni laicali sono invitate a partecipare numerose alla celebrazione per manifestare la propria solidarietà e riaffermare il rispetto per i luoghi di culto. Si invitano le forze dell’ordine a fare piena luce sull’accaduto".

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