Cronaca locale

Espone Barbie nude in vetrina, scatta la maxi multa: "Offesa al pubblico decoro"

Atelier fiorentino nella bufera. Quasi 200 euro di multa per aver esposto in vetrina alcune Barbie nude e in posizioni equivoche. Le accuse dei vigili urbani

Espone Barbie nude in vetrina, scatta la maxi multa: "Offesa al pubblico decoro"

Le classiche bambole Barbie, le più famose al mondo create dalla società di giocattoli americana Mattel nel 1959 sono diventate oggetto di multa, anche salata, non certo per colpa loro ma del proprietario di un negozio fiorentino che ha deciso di esporle in vetrina nude e in posizioni "equivoche" a tal punto da spingere la polizia municipale a entrare nell'attività commerciale per notificare la sanzione.

Le posizioni "equivoche"

I fatti risalgono a quasi due mesi fa, il 20 gennaio scorso, ma sono stati resi noti soltanto nelle ultime dal Corrierefiorentino. "Offesa al pubblico decoro" è l'incipit del messaggio per Artepiombo, nome d'arte di Francesco Galli, uomo di 47 anni e proprietario dell'atelier dove sono state esposte "circa 16 bamboline tipo Barbie e Ken, collocate su una base di muschio, posizionate a coppie e rappresentanti atteggiamenti sessuali": è questo ciò che recita il verbale di multa per aver esposto le bambole in posizioni osè. Risultato: l'uomo dovrà pagare 160 euro oltre alle quali vanno aggiunti quasi 15 euro di spese di notifica.

Scandalo o provocazione?

L'artista, il cui piccolo negozio si trova a via dei Macci, cuore del centro fiorentino, non ci sta: intervistato dal quotidiano ha espresso tutta la sua fermezza nel non voler pagare nemmeno un euro della sanzione sottolineando che si tratterebbe di una "censura all’arte". La contestazione dei vigili è chiara: quelle Barbie in vetrina ammiccavano scene sessuali che andavano oltre il discorso meramente artistico. Tra l'altro, il signor Galli non sarebbe nuovo a situazioni al limite ma stavolta si sarebbe spinto oltre: lui non ci sta ed ha annunciato di voler fare ricorso. "Quando i vigili sono venuti, due di loro ridevano, il che rende l’idea di quanto scandalose possano essere le mie esposizioni", ha dichiarato al quotidiano, spiegando qual è la ragione per cui ha deciso di "agghindare" in quel modo la sua vetrina. "Perché lo faccio? Per creare curiosità, senza intenzione di dare scandalo, anche perché le Barbie sono bamboline asessuate. Nel rione si parla delle mie vetrine, persino le anziane si fermano e scherzano, qualcuna mi chiede di cambiare posizione ogni tanto".

La vetrina del negozio

Il proprietario ha aperto il negozietto circa un anno fa, nella sua passata attività è stato saldatore e muratore: ha creato composizioni con legno e piombo raffiguranti la balena più famosa del mondo, Moby Dick, ma ha realizzato opere artistiche anche su Ulisse e Polifemo.

A due mesi dal blitz, scrive il Corriere, in vetrina si possono ancora trovare esposti due Ken e due Barbie nude anche se, a quanto pare, in pose più considerate più consone al decoro urbano.

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