Continua senza sosta il dibattito sul caso della famiglia anglo-australiana che vive nel bosco di Palmoli, in provincia di Chieti. Come noto, giovedì i tre bambini sono stati tolti ai genitori e trasferiti in una casa famiglia a Vasto. L’avvocato ha reso noto che i minori sono separati dalla mamma perché dormono in una stanza solo per loro, ma possono stare insieme in determinati orari. Sono “evidentemente sono scossi, ma vivono la situazione in maniera forte e positiva perché sanno che sono nel giusto e sono coscienti di questo perché i genitori li hanno sempre messi al corrente di tutto" ha evidenziato il legale Giovanni Angelucci.
"Questi bambini hanno una forza e una pace interiore che è disarmante" ha aggiunto l’avvocato della famiglia: "Il padre questa mattina è andato ed ha portato frutta, vestiti ed effetti personali: anche lui è scosso ma è fiducioso che la cosa si risolva perché sono nel giusto, perché non hanno violato nessuna legge e perché questo provvedimento è un'ingiustizia".
Il sindaco Giuseppe Masciulli ha spiegato che nelle prossime ore i bambini saranno sottoposti a una serie di verifiche sanitarie e di supporto: "I bambini ora svolgeranno una serie di attività e visite mediche con pediatra, verifica delle vaccinazioni, colloquio psicologico che non è stato possibile effettuare fino ad ora". Nei giorni precedenti, il padre dei minori aveva manifestato il proprio dissenso rispetto ai controlli, dichiarando che avrebbe richiesto "50mila euro per ogni bambino sottoposto a visite mediche". Le valutazioni mediche e psicologiche in corso serviranno a ricostruire le condizioni dei tre figli e a fornire alle autorità gli elementi necessari per le decisioni successive.
La vicenda è arrivata anche sul tavolo del governo. Il ministro Nordio e il premier Meloni hanno discusso sul possibile invio di ispettori del ministero della Giustizia per verificare la gestione del procedimento, partito lo scorso anno dopo il ricovero dei bambini per un'intossicazione da funghi e un controllo dei carabinieri nella casa nel bosco. La magistratura ha ritenuto necessaria la sospensione della potestà genitoriale, il collocamento dei bambini in una struttura protetta e la nomina di un tutore provvisorio per garantire la loro tutela. Il vicepremier Matteo Salvini ieri aveva definito la scelta del tribunale "vergognosa" e nelle scorse ore ha rincarato la dose: "Un sequestro di tre bambini portati via da una mamma e da un papà in maniera indegna, preoccupante, pericolosa e vergognosa. Sono impegnato ad andare fino in fondo e se serve anche a parlare con il giudice del tribunale dei minori".
Salvini ha annunciato che andrà in Abruzzo la prossima settimana: “Giudice e assistenti sociali d'Abruzzo non rompano le scatole Anche questa storia dimostra che una profonda, sana e giusta riforma della giustizia che non funziona sarà fondamentale". La Lega Abruzzo si è già mobilitata a sostegno della famiglia con una raccolta firme affinché i 3 bambini possano tornare a vivere con i propri genitori. "Nei prossimi giorni saremo nelle principali piazze abruzzesi con i gazebo perchè il provvedimento del Tribunale dei Minorenni va rivisto" la conferma di Vincenzo D'Incecco, coordinatore regionale della Lega: "Quella famiglia non va smembrata, ma tutelata. I bambini hanno il diritto di stare con la mamma e il papà, che hanno sempre garantito loro amore, cura e anche istruzione. Vogliamo che torni a prevalere il buon senso. Siamo al fianco dei genitori di Palmoli e dei loro figli per difendere un principio fondamentale: la libertà di ogni genitore di educare i propri bambini con amore e responsabilità".
La magistratura tira dritto. Rispettare "il ruolo della giurisdizione in una vicenda che coinvolge valori tra i più delicati: il diritto della famiglia a determinare le proprie scelte di vita e, al tempo stesso, il dovere di tutela dei minori previsto dalla nostra Costituzione": la posizione espressa dall’Anm. Per l’associazione, l'atto del tribunale "si fonda su valutazioni tecniche e su elementi oggettivi: sicurezza, condizioni sanitarie, accesso alla socialità, obbligo scolastico.
Ed è stato assunto nel rispetto delle norme vigenti e con finalità esclusivamente protettive". E, ancora, "le strumentalizzazioni di certa politica appaiono a nostro avviso in netto contrasto col rispetto dei diritti dei minori, dei più deboli, e della dignità di tutte le persone coinvolte".