
Ancora non lo sapeva, ma le due rom incrociate nell'androne mentre stava rincasando gli avevano appena svaligiato l'appartamento: quell'attimo fugace, in cui la sua attenzione era stata attirata dalla grande fretta di uscire dallo stabile mostrata dalle donne, è stato di fondamentale importanza per imprimere nella mente un'immagine delle due e quindi riconoscerle in un secondo momento.
Quando il protagonista della vicenda, un uomo di 60 anni di Ancona, ha aperto la porta della sua abitazione sita in via Papa Giovanni XXIX, nelle vicinanze della Cattedrale di San Ciriaco, si è subito reso conto di cosa era accaduto e di chi potessero essere i responsabili: la casa era infatti stata messa sottosopra col chiaro intento di ricercare degli oggetti di valore da portare via. La coppia di ladre rom, dopo aver rovistato in ogni mobile di casa, tra armadi e cassetti, era riuscita a fuggire portando via con sé un portafogli contenente 600 euro in contanti e alcune catenine d'oro.
Senza perdersi d'animo nè indugiare un solo istante, il 60enne decide quindi di fare da sé e di mettersi alla ricerca delle donne, di cui aveva "scattato un'istantanea" nella sua testa nel momento in cui le aveva incrociate qualche minuto prima. "Mosso dalla rabbia, non mi sono dato per vinto", ha raccontato la vittima a Il Corriere Adriatico. Uscito dal palazzo, l'uomo si rende conto che le responsabili non sono più negli immediati dintorni, quindi sale in auto e inizia a cercarle nelle vie limitrofe.
Giunto all'altezza di piazza Roma, il 60enne le riconosce immediatamente, per cui parcheggia e si dirige verso di loro con fare deciso. Colte di sorpresa, le rom reagiscono in modo diverso: una fugge a gambe levate, l'altra iniziamente esita, ma alla fine lascia a terra la borsa che stringeva in mano e segue la complice. Nella sacca l'uomo ritrova il bottino e una serie di attrezzi da scasso, gli strumenti "da lavoro" delle due donne. Recuperato il maltolto, il 60enne si reca presso la caserma di via Piave per sporgere denuncia, fornando una descrizione estremamente accurata delle responsabili, di cui si è al momento persa ogni traccia.
"Entrambe indossavano dei pantacollant, avranno avuto sui 20 anni", racconta la vittima. "Mi ero assentato per circa 45 minuti perché dovevo andare in banca, non avevo chiuso a chiave la porta blindata", ricorda, "quando sono rientrato, ho visto queste 2 ragazze che uscivano dal palazzo, mi sono chiesto che ci facessero lì, poi l’ho capito quando sono entrato in casa". La serratura era intatta, quindi le responsabili dovevano aver utilizzato una carta rigida per aprire la porta: "Hanno rovistato in tutti i cassetti, pure in un armadietto blindato, hanno ammucchiato i vestiti sotto il letto e selezionato le cose che ritenevano più preziose", precisa il 60enne.
La ricerca delle responsabili in auto si è fortunatamente rivelata fruttuosa.
Individuate in piazza Roma, le rom hanno reagito in modo diverso: "Una è scappata, l’altra ha provato a nascondersi dietro le auto ma poi, quando mi sono avvicinato, ha gettato a terra la borsa", prosegue la vittima. Bottino recuperato, quindi, ma resta tanta amarezza:"La cosa più brutta è quel senso di violazione che ti rimane addosso e che non si cancellerà", conclude l'uomo.