Mazara, morta di cancro Maria Cristina Gallo. Aspettò per 8 mesi un referto salvavita. Indagati 10 medici

La professoressa 57enne denunciò i ritardi, di anche due anni, nella consegna dei referti istologici ai pazienti oncologici da parte dell'Asl di Trapani. Sulla vicenda è stata aperta un'inchiesta

Mazara, morta di cancro Maria Cristina Gallo. Aspettò per 8 mesi un referto salvavita. Indagati 10 medici
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È morta di cancro Maria Cristina Gallo, la professoressa 57enne di Mazara del Vallo che denunciò ritardi nella consegna di esami istologici ai pazienti oncologici da parte dell'Asl di Trapani. Come ricorda l'Ansa, dalla denuncia è scaturita un'interrogazione parlamentare e, successivamente, un'inchiesta coordinata dalla procura di Trapani che ha portato alle dimissioni dell'ex direttore generale dell'azienda sanitaria locale Maurizio Croce.

La storia di Maria Cristina Gallo

Il calvario di Maria Cristina Gallo iniziò a dicembre del 2023, quando subì un intervento di isterectomia. In seguito all'operazione, come da prassi, venne eseguita la biopsia sui tessuti prelevati. L'esito degli esami istologici arrivò otto mesi dopo la richiesta, ovvero nell'agosto del 2024. Troppo tardi. Il tumore era arrivato oramai al quarto stadio e il quadro clinico risultò fortemente compromesso per la presenza di metastasi. La sua storia è arrivata fino al Parlamento, grazie a un'interrogazione parlamentare presentata dall'onorevole Giorgio Mulè (FI), che ha discusso il caso con il sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato. L'intervento delle istituzioni è stato decisivo per l'apertura di un'inchiesta che vede indagati dieci medici e, fino ad oggi, ha fatto emergere almeno 200 casi di diagnosi tardive.

II cordoglio

La notizia relativa alla scomparsa prematura dalla professoressa è stata accolta con grande tristezza dalla piccola comunità di Mazara del Vallo. "Profondo cordoglio per la perdita della professoressa Maria Cristina Gallo. Ci stringiamo attorno alla sua famiglia", ha scritto su Facebook il sindaco Salvatore Quinci. "Un evento tragico dovuto a quella mala sanità che a Trapani ha determinato i ritardi ingiustificabili nella diffusione dei risultati dei referti istologici e che, secondo studi recenti, determina una nettamente ridotta aspettativa di vita al Sud Italia rispetto al Nord.

Della professoressa Gallo ricorderemo soprattutto il coraggio con cui la sua denuncia ha consentito di scoperchiare il caso della gestione dei referti all'Asp di Trapani, portata avanti con pacatezza e determinazione, pur nella consapevolezza che la sua malattia, a causa di ben 8 mesi di ritardo nella consegna del referto, aveva già intrapreso un decorso difficilmente reversibile", è stato il commento della senatrice di Italia Viva Dafne Musolino. I funerali si terranno domani, alle ore 10,30, nella Cattedrale di Mazara.

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