I residenti di Quarto Oggiaro lo avevano detto chiaramente: “Siamo terrorizzati”. Costretti a vivere un incubo da una banda di pusher nordafricani che hanno trasformato questo quartiere a sette chilometri dal Duomo di Milano in una sorta di terra di nessuno dove crimine, paura e violenza si mescolano. Alimentando gli incubi di chi qui ha comprato una casa.
Dopo lo scoop del Giornale, le telecamere di Quarta Repubblica sono andate tra viale Mambretti e via 5 Maggio a mostrare in tv come stanno le cose. Vedere il filo spinato sopra il cancello di un condominio, unico modo per impedire agli spacciatori di entrare, fa impressione. È come ripiombare in tempi che si pensavano andati. Sembra di essere in trincea. In zone di guerra. In quartieri della malavita dove legge e ordine non si sa bene cosa siano. “I marocchini si arrampicavano e venivano dentro”, racconta un residente all’inviato di Nicola Porro.
Quel filo spinato è solo un simbolo, ovviamente. Quello che conta davvero è tutto il resto. L'insieme criminoso che insiste in un incrocio pericoloso della periferia meneghina. I video mostrati da Quarta Repubblica, molti dei quali girati dai residenti, lo mostrano chiaramente: rifiuti in strada, risse, aggressioni, spaccio, violenze, lanci di bottiglie. “Si sono introdotti nel palazzo, minacciandoci con coltelli e accette”, raccontavano al Giornale gli abitanti spaventati. La sera “fanno i picchetti davanti all'ingresso dei condomini, chi torna dal lavoro avvisa qualcuno a casa per avere una protezione, ci sentiamo in pericolo”.
Un barista a Quarta Repubblica assicura che “da quando hanno messo il centro di accoglienza” per migranti non si vive più.
“Ci sono gli stranieri che rubano alle persone anziane, spacciano, fanno casino”. Criminalità. Ma quella vera che impatta sulla vita delle persone. “Uno schifo così non l’ho mai visto”, ribatte una donna che vive in zona da tanti anni. La cruda verità: “Tutte le sere qui c’è una guerra”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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