Bloccata, paralizzata, in preda al terrore: è un racconto terribile quello di una studentessa universitaria di 22 anni abusata sessualmente durante un trattamento di fisioterapia. Sul caso la procura della Repubblica di Milano ha aperto un'inchiesta, e gli inquirenti incoraggiano eventuali altre vittime a farsi avanti e a parlare.
Gli abusi
È stato proprio il racconto della giovane vittima a dare avvio alle indagini, coordinate dal procuratore aggiunto Letizia Mannella e dal pm Alessia Menegazzo. Superato lo choc iniziale, lo scorso mese di febbraio la 22enne aveva riferito del comportamento del professionista all'ospedale San Giuseppe di Milano, struttura non coinvolta nei fatti, per poi sporgere denuncia presso la locale stazione dei carabinieri.
Secondo il suo racconto, il fisioterapista, tale A. M. di 46 anni, aveva approfittato di una dimostrazione pratica per metterle le mani addosso. La 22enne, infatti, stava facendo tirocinio presso la struttura ospedaliera, e proprio in quell'occasione l'uomo avrebbe abusato sessualmente di lei.
Ascoltata la testimonianza della giovane, gli inquirenti avevano subito preso provvedimenti. Lo scorso 21 aprile, il 46enne è stato ristretto agli arresti domiciliari con l'accusa di violenza sessuale aggravata commessa nell'esercizio delle sue funzioni.
La preoccupazione principale è stata da subito la possibilità che il fisioterapista abbia sfruttato della propria posizione per molestare anche altre donne, motivo per cui eventuali altri vittime sono state invitate a farsi avanti e a denunciare, rivolgendosi ai numeri 0254332570 – 0254332553. Al telefono risponderanno degli agenti della polizia giudiziaria, che raccoglieranno le testimonianze garantendo la privacy dell'informatore/informatrice.
Il racconto choc
Il racconto della 22enne, depositato negli atti dell'inchiesta, è raccapricciante. "Ero totalmente paralizzata, bloccata tanto da non avere le forze per alzarmi e andare via", ha riferito la ragazza, come riportato da Repubblica. "Non mi capacito di come una persona così disponibile possa essersi comportata così, soprattutto che abbia trasformato una semplice dimostrazione di massoterapia a fini didattici in una violenza sessuale", ha aggiunto.
Stando a quanto emerso fino ad ora, il fisioterapista aveva tenuto comportamente inappropriati anche con altre due donne, facendo commenti spinti mentre praticava loro dei massaggi.
Il 46enne era tornato a lavorare in ospedale al termine di una sospensione cautelare della durata di un mese. Ora dovrà difendersi dalle pesanti accuse che lo riguardano davanti al gip: l'interrogatorio di garanzia è previsto per mercoledì prossimo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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