"Ridotti come i bambini ad Auschwitz". Condannata madre rom: torturava i figli con acqua bollente

Per i maltrattamenti inflitti ai figli, due bambini di 4 e 6 anni, la donna è stata condannata a 10 anni

"Ridotti come i bambini ad Auschwitz". Condannata madre rom: torturava i figli con acqua bollente
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Ha torturato e maltrattato in ogni modo i figli piccoli, senza avere alcuna pietà per loro, sottoponendoli a ogni genere di vessazione: a causa delle atrocità compiute ai loro danni la madre, una 26enne di etnia rom, è stata condannata a 10 anni di reclusione.

Una situazione di degrado totale, quella documentata dagli inquirenti, tanto da portare l'ispettore capo della squadra mobile di Aprilia (Latina) a fare un paragone che mette i brividi al solo pensiero:"Erano ridotti come i bambini del campo di sterminio di Auschwitz". Le vittime, due bimbi di appena 4 e 6 anni, erano stati ritrovati per strada dopo che la madre aveva deciso di abbandonarli in un casolare. A individuarli e soccorrerli, due agenti della locale squadra mobile che si sono trovati dinanzi agli occhi una scena sconvolgente.

I piccoli, oltre che essere sporchi e in evidenti condizioni di denutrizione, presentavano chiari segni dei maltrattamenti subiti: i poliziotti avevano rilevato fin da subito ferite derivanti da bruciature di sigaretta, morsi di topi e addirittura ustioni provocate presumibilmente con dell'acqua bollente. Spaesati, terrorizzati e in condizioni di grande patimento, i bambini non erano stati inizialmente in grado di esprimersi a parole, ma solo con dei gesti. Una delle prime frasi da loro pronunciate, come ricordato dagli agenti della squadra mobile, ha chiarito fin da subito che l'origine dei loro mali e delle loro sofferenze era da ricercare proprio in famiglia: "Non vogliamo tornare dalla mamma, abbiamo fame, vogliamo il gelato".

Era stata la madre, quindi, a causare quelle lesioni, oltre ad essere la principale responsabile della grave malnutrizione e delle terribili condizioni igienico-sanitarie riscontrate fin da subito dai poliziotti. Una volta presa confidenza, inoltre, i piccoli hanno anche raccontato di esser stati costretti per via della fame a mangiare della terra nel disperato tentativo di riempirsi lo stomaco. Più gravi le condizioni di salute del minore dei due, che aveva perso quasi completamente la vista: purtroppo, anche dopo le cure ricevute, il bimbo è rimasto ipovedente.

Grazie alle dichiarazioni dei bambini, quindi, le indagini degli inquirenti si sono focalizzate fin da subito nell'ambito familiare: Jessika Ahmetovic, madre rom 26enne responsabile di quegli orrori, è stata rintracciata lo scorso maggio 2023, proprio poco prima di riuscire a fuggire in Francia.

E questo perché il suo piano prevedeva l'abbandono dei figli e poi la partenza per raggiungere l'ex compagno, risultato padre biologico dei bimbi e di altri due gemelli: l'uomo, stando ai risultati delle indagini, era completamente all'oscuro della macabra vicenda. La 26enne, indagata per il reato di maltrattamenti aggravati, è stata condannata a 10 anni di carcere.

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