Muore dopo una liposuzione: lo studio privato senza autorizzazione. E il medico ha precedenti per lesioni

La donna si è sottoposta all'intervento in un ambulatorio privato privo di autorizzazione. Indagati il chirurgo, l'anestesista e l'infermiera. Inutili i tentativi di rianimazione all'Umberto I

Muore dopo una liposuzione: lo studio privato senza autorizzazione. E il medico ha precedenti per lesioni
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Tragedia a Roma, dove la 46enne Ana Sergia Alcivar Chenche, originaria dell'Ecuador, è morta in seguito ad un intervento di liposuzione in uno studio privato che si è scoperto essere senza autorizzazione da 13 anni. Secondo quanto riferito, la vittima è stata trasportata d'urgenza al Policlinico Umberto I nella notte tra domenica e lunedì, dove i medici hanno tentato inutilmente di rianimarla. Sulla vicenda sta indagando la polizia.

Stando alle prime ricostruzioni, la donna si è sottoposta all'intervento nel pomeriggio dell'8 giugno, in zona Torrevecchia. La procedura è stata interrotta a causa di una sopraggiunta complicazione. Il medico, l'anestesista e l'infermiera avrebbero tentato in un primo momento di praticare le manovre di rianimazione senza chiamare i soccorsi e solo successivamente, dopo qualche ora, avrebbero contattato un'ambulanza privata con un dottore a bordo. Non risultano al momento telefonate con richieste di intervento al 118.

I tre sono stati iscritti nel registro degli indagati dalla Procura della capitale con l'ipotesi di omicidio colposo, mentre l'ambulatorio è stato sequestrato. I punti su cui gli investigatori dovranno fare chiarezza sono ancora tanti, primi tra tutti la causa del malore rivelatosi fatale e il motivo per cui il servizio di emergenza non è stato immediatamente contattato. Il chirurgo che ha effettuato l'operazione, il peruviano 65enne Josè Lizarraga Picciotti, in passato ha lavorato anche a Milano e sui social prometteva "il miglior prezzo del mercato italiano senza abbassare la qualità/sicurezza in ciascun intervento". Dalle indagini è emerso che ha precedenti penali per lesioni dopo essere stato denunciato da alcune pazienti, che si erano sottoposte ad interventi nel 2006 e nel 2018.

Di recente, a Roma si sono verificate altre due morti a seguito di interventi estetici. Nel novembre scorso, la 22enne di origini siciliane Margaret Spada è deceduta dopo una rinoplastica eseguita dai chirurghi Marco e Marco Antonio Procopio nel loro studio all'Eur.

Poi, la vicenda di Simonetta Kalfus, 62enne di Andria vittima di una grave sepsi sempre dopo un intervento di liposuzione, anche in questo caso effettuato in un ambulatorio privato. "Mia madre era piena di buchi, non solo sui fianchi ma ne aveva persino uno sotto il mento", aveva denunciato la figlia Eleonora.

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