
Gli inquirenti indagano sulla morte di Giovanni Marchionni, giovane di 21 anni trovato senza vita a bordo di uno yacht ormeggiato nel porticciolo di Marina di Portisco, in Costa Smeralda. Al momento c'è un'ipotesi al vaglio, e la procura della Repubblica di Tempio Pausania ha deciso di aprire un'inchiesta per omicidio colposo contro ignoti. Il sospetto è che il ragazzo sia stato ucciso dalle esalazioni tossiche uscite dal wc chimico, ma sono ancora tanti i punti da chiarire.
Il corpo del 21enne è stato rinvenuto nella tarda mattinata di venerdì 8 agosto. L'allarme è stato dato subito e sul posto sono arrivati i soccorsi, seguiti poi dagli agenti della polizia scientifica, i vigili del fuoco e gli uomini della Capitaneria di porto. Il primo pensiero è stato che il ragazzo fosse stato ucciso dalle esalazioni tossiche del wc chimico, dal momento che queste possono rivelarsi realmente letali se emesse in luoghi angusti e non ben areati. Stiamo parlando di una sostanza che contiene ammoniaca, formaldeide, glutaraldeide, o cationi di ammonio quaternari in quantità elevate: ciò serve a decomporre i rifiuti, ridurre gli odori e prevenire la proliferazione dei batteri. Purtroppo, se inalate dall'uomo, possono agire sul sistema nervoso e su quello respiratorio, provocando anche un arresto respiratorio. Marchionni si trovava in un ambiente piccolo e con poco riciclo d'aria, dunque l'ipotesi dell'avvelenamento da sostanze tossiche è la più seguita. Mercoledì ci sarà l'autopsia che potrebbe confermare l'ipotesi degli inquirenti.
In attesa del referto, le indagini proseguono. Gli inquirenti si interrogano sulla presenza del 21enne a bordo dello yacht. Si trattava di una vacanza? Il ragazzo, operaio in un cantiere navale di Licola, era un amico/ospite del proprietario dell'imbarcazione? Oppure stava lavorando a bordo della nave, magari come skipper o guardiano (e senza contratto)? "La famiglia nominerà un proprio consulente per l’autopsia. Ci chiediamo: perché Giovanni è rimasto solo tutta la notte a guardia della barca?", hanno dichiarato Maurizio Capozzo e Gabriele Satta, i legali della famiglia Marchionni, come riportato da Open.
Di Giovanni Marchionni sappiamo che era originario di Bacoli (Napoli), e svolgeva la professione di operaio in un cantiere navale. Era in Sardegna per lavoro. Il giovane, come riportato da Il Mattino, viene descritto come un "ragazzo perbene, serio e lavoratore". Grande il dolore dei familiari e di chi lo conosceva a seguito del terribile ritrovamento sullo yacht. La comunità di Bacoli si stringe intorno alla famiglia. "Ho appreso con profondo dolore della tragica scomparsa di Giovanni, 21 anni. Figlio di Bacoli. Era in Sardegna per lavoro, ed ha perso la vita ieri notte. È una notizia che rattristisce l’intera comunità bacolese. Un lutto, tra i più atroci.
Ho avuto modo di rappresentare il profondo cordoglio della cittadinanza alla famiglia. Vi siamo tutti vicino. Riposa in pace, giovane angelo", è quanto scritto in un messaggio dal sindaco di Bacoli, Josi Della Ragione.