Condannato per violenza sessuale e molestie, torna a insegnare. Chi è il prof Giancarlo Di Vella

Il prof di medicina legale insegnerà alla Lum di Casamassima. Dopo la condanna della Cassazione aveva deciso di patteggiare a un anno e 11 mesi, risarcendo le parti offese e dimettendosi da ogni incarico di insegnamento

Condannato per violenza sessuale e molestie, torna a insegnare. Chi è il prof Giancarlo Di Vella
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Il professor Giancarlo Di Vella, ex direttore della scuola di specializzazione di medicina legale di Torino, tornerà ad insegnare. Lo scorso febbraio il 62enne aveva patteggiato una pena di un anno e undici mesi dopo che il tribunale del capoluogo piemontese lo aveva condannato per violenza sessuale e molestie nei confronti di alcune ex studentesse. I giudici gli avevano inflitto anche "la misura interdittiva del divieto, per dodici mesi, di esercitare presso persone giuridiche e imprese e la sospensione per un anno dell'esercizio di pubblici uffici".

Il nuovo incarico

Come anticipa il quotidiano La Stampa, Di Vella ha vinto il posto da professore associato di medicina legale bandito dalla Lum di Bari, un'università privata con sede a Casamassima. La commissione giudicante ha espresso una valutazione positiva del candidato, unico partecipante al bando, che avrebbe dimostrato una "maturità scientifica, accademica e professionale" tale da poter ricoprire l'incarico di prima fascia. Il 62enne, che probabimente ritornerà in cattedra il prossimo settembre, ha dichiarato tra le proprie "missioni" quella di "contribuire a formare una nuova classe dirigente per favorire lo sviluppo economico e la crescita del Mezzogiorno".

L'inchiesta

L'inchiesta per violenza sessuale risale al 2024. Dodici ex allieve della scuola di specializzazione di medicina legale di Torino avevano accusato Di Vella di molestie. Il 62enne si è sempre difeso sostenendo che gli "atteggiamenti affettuosi" nei confronti delle studentesse fossero da ricondurre al suo "carattere espansivo di uomo del Sud" e sarebbero stati finalizzati "unicamente a creare una squadra di lavoro affiata". Diverse le conclusioni a cui, lo scorso febbraio, sono giunti i giudici della Cassazione, i quali hanno ribadito la sussistenza del reato di "violenza sessuale".

Dopo la sentenza, Di Vella chiesto di patteggiare a un anno e 11 mesi. Il gup del tribunale di Torino ha accolto la richiesta, anche perché l'allora imputato aveva rassegnato le dimissioni. Le parti offese sono state risarcite con cifre che oscillano tra i 15mila e i 20mila euro.

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