
La morte di Simona Cinà in una piscina di Palermo è avvolta ancora dai troppi dubbi, quelli che la famiglia della pallavolista sta cercando di dipanare in queste ore. "C'è qualcosa di strano, non abbiamo neppure trovato i vestiti di mia sorella, non c'erano al nostro arrivo. C'erano solo le scarpe", ha dichiarato sua sorella Roberta. "Aveva un bracciale di mia mamma a cui teneva molto e lo abbiamo trovato dentro la borsa conservato, quindi vuol dire che lei era pienamente in se, perché ha pensato di conservare il bracciale. Mia sorella Simona non si drogava, beveva raramente e curava molto il suo corpo", ha aggiunto la ragazza, gemella della vittima.
Ma i suoi dubbi sono quelli di un'intera famiglia distrutta dal dolore per una morte che non ha ancora una spiegazione. "Voglio sapere cosa è successo a mia figlia, perché è morta...Era una brava ragazza, studiava, amava lo sport e la conoscevano tutti. Era solare, non litigava mai con nessuno e portava sempre a termine i suoi traguardi. Lo sport era la sua vita, curava il corpo, studiava al terzo anno di università. Noi vogliamo sapere cosa è successo a mia figlia, questo soltanto", sono le parole della mamma, che chiede venga fatta luce. Il padre va più nello specifico e solleva dubbi circostanziati e leciti: "C'erano solo bottiglie d'acqua, la piscina era pulita, noi abbiamo chiamato per avere notizie su mia figlia. Dov'è finito l'alcool? Non è normale che ci fosse solo acqua, nessuno ci ha chiamato. Mia figlia era una sportiva, era un pesce in acqua. Vogliamo sapere cosa è successo".
Le parole dei fratelli della vittima spezzano il cuore ma chiedono risposte: "Quando siamo arrivati, il corpo di nostra sorella era già a bordo piscina, coperto da un telo, indosso il costume. C'erano le pattuglie dei carabinieri e l'ambulanza. Ma ci sono tante cose che non tornano: era una festa di laurea ma non abbiamo visto la torta, non abbiamo trovato alcolici". I dubbi sono anche quelli dell'avvocato, che ha sottolineato alcune stranezze: "Ci sono pochi, anzi pochissimi video della festa di laurea. Non ci sono immagini della torta, della festa, niente. Chissà come mai... Strano, no?". Poi, ha aggiunto: "Riteniamo anomalo il mancato sequestro della villa in cui è morta Simona.
La consolle è stata rimossa dopo poche ore perché, pensate, la villa va a affittata per un'altra festa... E risulta anche in vendita". Nonostante sia privilegiata la pista del malore o dell'incidente, la Procura di Termini Imerese ha aperto un fascicolo per omicidio colposo a carico di ignoti.