Scomparsa Kataleya, a processo il padre della bambina scomparsa: ecco perché

Il padre di Kataleya Alvarez, la bimba di 5 anni scomparsa da Firenze lo scorso giugno, finirà a processo il prossimo 4 giugno: è stato accusato di furto ai danni di una turista

Scomparsa Kataleya, a processo il padre della bambina scomparsa: ecco perché
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Sono trascorsi ormai più di cinque mesi dal sequestro di Kataleya Alvarez: l'attività investigativa sta andando avanti, ma della bimba scomparsa dall'ex-Hotel Astor di Firenze non si hanno più notizie da tempo. Per altri motivi non legati al rapimento, nel mirino della giustizia è tuttavia finito di nuovo Miguel Angel Romero Chicclo, padre della bambina, che si trovava già detenuto presso il carcere di Prato per aver violato più volte l'obbligo di firma comminatogli dopo la scarcerazione di qualche mese fa. Il motivo? Secondo l'accusa, in concorso con un altro cittadino peruviano, avrebbe borseggiato una turista olandese nel capoluogo della Toscana. Stando a quanto riporta stamani la stampa locale, i due avrebbero approfittato di un momento di distrazione della donna per sottrarle un telefono cellulare contenuto nel portaoggetti del passeggino che stava spingendo.

Tutto questo sarebbe avvenuto nel maggio del 2021, quando l'Astor non era ancora occupato. Ironia della sorte, il furto in questione si sarebbe concretizzato proprio nei pressi dell'immobile di via Maragliano, lo stesso dal quale Kataleya è sparita lo scorso 10 giugno. Ma in quel caso sarebbero state le telecamere del circuito di sorveglianza, a quanto sembra, ad individuare in Chicclo e nel presunto complice i principali indiziati dell'atto predatorio ai danni della turista che viene loro contestato. Nei filmati si vedrebbero due soggetti, con il volto parzialmente coperto dalla mascherina (erano ancora in vigore le disposizioni anti-Covid) e i tatuaggi occultati dai vestiti: entrambi sono stati ripresi durante le varie fasi del furto e l'udienza è stata aggiornata al prossimo 4 giugno. Ironia della sorte, Romero Chicclo sarebbe stato ripreso da quelle stesse telecamere che non sono poi riuscite a fornire indizi concreti per quel che riguarda la sparizione di Kata.

In quest'ultimo caso, nell'ultima immagine messa a fuoco dalla telecamera che si trova sul lato di via Boccherini, si vede la bambina mentre scende la scala esterna dell’edificio in cui viveva assieme alla madre Katherine Alvarez, al nonno, allo zio paterno e alla famiglia dello zio materno Abel Argenis (detto Dominique). Quest'ultimo è attualmente detenuto a Sollicciano per il presunto "racket degli affitti", una delle ipotesi prese in considerazione dagli investigatori quale possibile movente del rapimento di Kataleya.

A rendere più difficile il lavoro di chi indaga si è aggiunta anche la mancanza di segnalazioni: se nelle ore immediatamente successive all'episodio numerosi cittadini asserivano di aver visto una bambina somigliante a Kataleya in questa o in quella città (vero e falso che fosse) da giorni non arriva più nemmeno una segnalazione. E la madre della piccola, evidentemente presa dalla disperazione, aveva tentato il suicidio pochi giorni fa.

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