Esattamente 50 anni fa, a Londra, veniva lanciato il primo sportello bancomat. Uno strumento tanto geniale quanto innovativo, destinato a semplificare la vita delle persone. Prima di allora ritirare il denaro era un'operazione lunga e noiosa. Bisognava entrare in banca, mettersi in fila e aspettare pazientemente che arrivasse il proprio turno. Questo fino al 20 giugno 1967.
Quel giorno la banca Barclays di Londra aprì il primo sportello per il ritiro automatico del denaro a Enfield Town, sobborgo a nord di Londra che sarebbe diventato famoso per avere dato i natali alla cantante "maledetta" Amy Winehouse.
Il bancomat, che in Gran Bretagna viene chiamato Atm ("automated teller machine"), nacque dall'idea di John Shepherd-Barron, impiegato di una ditta tipografica inglese che stampava francobolli, banconote e passaporti. Barron era stufo di dover entrare in banca e fare la fila per ritirare ogni singola banconota che gli servisse nella vita di tutti i giorni.
Di qui l'idea semplice ma geniale di creare una macchinetta ispirata a quelle già in uso allora per la distribuzione del cioccolato.
Oggi tutti riconoscono i meriti di Barron nella progettazione del bancomat, ma in passato altre 7 persone si vantavano di avere la paternità dell'idea. Tra loro anche un certo Luther George Simijan, che nel 1959 installò un bancomat alla City Bank di New York. Ma fu rimosso dopo una manciata di mesi, dato che non lo utilizzava praticamente nessuno.
Il boom dell'Atm ci fu nel 1975 con il lancio da parte della Barclays del nuovo dispositivo per il ritiro automatico del denaro: l'inaugurazione fu trasmessa in diretta tv nel corso dello show "On the buses", in onda sulla Bbc.
All'inizio il bancomat erogava soltanto banconote da 10 sterline e lo faceva in cambio di ordini di pagamento monouso, cioè dei voucher. L'anno dopo, nel 1976, il bancomat fece la sua prima comparsa anche in Italia grazie alla Cassa di Risparmio di Ferrara.
Da quel giorno la vita degli Italiani non sarebbe più stata la stessa. Con il lancio del bancomat era diventato più semplice ritirare i soldi... Oltre che spenderli.
E Barron, cioè l'inventore del bancomat? Facile
immaginare che si sia arricchito. E invece no, dato che non pensò di depositare il brevetto. Ma prima di morire ricevette un'onorificenza dalla Regina Elisabetta. Poco in confronto alla riconoscenza di chi usa quotidianamente gli sportelli automatici nelle proprie operazioni quotidiane.
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