Coronavirus

I limiti per i ristoranti agitano il governo. Pressing delle Regioni

Trovata una soluzione di compromesso per i ristoranti in zona bianca, i governatori spingono per eliminare i limiti anche in zona gialla

I limiti per i ristoranti agitano il governo. Pressing delle Regioni

Alla fine il governo ha scelto la strada del compromesso e ha deciso che in ristorante, in zona bianca, potranno stare attovagliate al chiuso fino a 6 persone o 2 famiglie. Nessun limite, invece, per i tavoli all'aperto, dove nella zona di minor rischio decade qualunque limitazione. In zona gialla continua a esistere il limite delle 4 persone, sia al coperto che al chiuso. Le Regioni avevano proposto di alzare il limite a 8 in zona bianca, come suggerito ieri anche da Pierpaolo Sileri, ma è stata alla fine scelta la linea di maggior prudenza, in attesa di far decadere completamente qualunque vincolo entro fine mese, almeno nella zona di minor rischio.

Le Regioni, però, hanno fretta di ripartire e ora vanno in pressing affinché le misure vengono allentate anche in zona gialla. Si prospetta un altro braccio di ferro dopo quello delle ultime 48 ore che ha visto contro anche gli stessi esponenti del ministero della Salute. Roberto Speranza continuava a sostenere la linea dell'estremo rigore, chiedendo di mantenete il limite di 4 persone sia all'aperto che al chiuso anche in zona bianca. Una linea non condivisa dai suoi stessi sodali, come ha dichiarato Pierpaolo Sileri in radio, dove ieri ha auspicato che venisse aumentato ad almeno 8-10 persone il limite per le tavolate, seguendo l'andamento buono dell'epidemia. La stessa richiesta era stata fatta dall'altro sottosegretario, Andrea Costa, e dalle Regioni.

La Conferenza delle Regioni, inoltre, intendeva il limite proposto di 8 persone come misura transitoria per un passaggio graduale all'abolimento di qualunque restrizione entro fine giugno. La data avrebbe dovuto coincidere con il passaggio dell'Italia in zona bianca e con l'eliminzione del coprifuoco in tutte le Regioni del Paese, concomitante con l'avanzamento del piano vaccinale che, secondo le stime, entro fine giugno dovrebbe veder vaccinate circa 30 milioni di persone. Una road map fattibile che, però, non ha avuto conferme da parte del governo. Soddisfazione da parte del ministro Gelmini: "Governo e Regioni verso una sintesi positiva sul numero massimo dei commensali nei ristoranti, tanto al chiuso quanto all'aperto. La zona bianca è un "premio", non avrebbe avuto senso mantenere le stesse regole previste per la zona gialla. Torniamo alla normalità".

Il presidente della Conferenza delle Regioni Massimo Fedriga si è però fatto portavoce della volontà sua e degli altri colleghi di eliminare il limite o, comunque, attenuarlo anche in zona gialla, almeno per quanto concerne i tavoli all'aperto. Anche in questo caso, Fedriga si è impegnato a "coinvolgere il tavolo tecnico nazionale". Si prospetta un altro braccio di ferro nelle prossime settimane, perché come ha dichiarato anche il professor Matteo Bassetti, non esistono evidenze scientifiche che consigliano di limitare la presenza al tavolo se si rispettano le distanze e le misure di contenimento del contagio, tanto più all'aperto.

Anche un altro esperto del calibro di Pier Luigi Lopalco, ora assessore alla Sanità della Regione Puglia, è intervenuto sulla questione: "Il limite di commensali a tavola non può non tener conto del loro stato vaccinale. Se ad un tavolo sono sedute 10 persone vaccinate la situazione è certamente più sicura rispetto a una tavolata di 8 non vaccinati". La riflessione del medico, poi, si è conclusa: "Discutere questo limite senza valutare altri fattori importantissimi come il ricambio d'aria e, soprattutto, lo stato vaccinale dei commensali, ha poco senso.

In questa fase della pandemia, comunque, con una bassa circolazione virale e una quota sempre maggiore di popolazione vaccinata, superare il numero di 4 è possibile e, ancor di più, è possibile prevedere un allargamento all'aperto".

Commenti