Cronache

Accusa un dolore all'occhio e il medico la molesta sul lettino

Il tribunale di Pesaro ha condannato un medico a 20 mesi per aver messo le mani negli slip di una paziente, durante una visita alla guardia medica. I fatti risalirebbero all'aprile del 2017

Accusa un dolore all'occhio e il medico la molesta sul lettino

L'avrebbe molestata sessualmente durante una visita alla guardia medica. Da una parte il dottore di 55 anni, dall'altra una paziente 46enne. È accaduto a Pesaro e, secondo quanto riportato da Il Resto del Carlino, i fatti risalirebbero ad aprile 2017, quando la presunta vittima avrebbe denunciato l'episodio di violenza sessuale per il quale, ieri mattina, l'uomo è stato condannato a un anno e otto mesi (con pena sospesa) dal collegio del tribunale della città marchigiana.

L'episodio

In base al racconto fatto dalla 46enne, la vittima, dipendente di una falegnameria, si era presentata nell'ambulatrio della guardia medica una sera, verso le 20.30, accusando un dolore all'occhio, probabilmente dovuto all'entrata di una scheggia di legno. Secondo la testimonianza della donna, il dottore, dopo averla visitata e averle prescritto una terapia, dopo averla fatta stendere sul lettino, l'avrebbe palpeggiata mettendole le mani sotto agli slip. Spaventata e intimorita, la presunta vittima si sarebbe alzata di scatto e sarebbe scappata.

La misura interdittiva

Un anno dopo, durante i primi mesi del 2018, il medico si è visto recapitare una misura interdittiva, chiesta dal pubblico ministero Silvia Cecchi e concessa dal giudice per le indagini preliminari, con cui è stato sospeso per due mesi dall'esercizio della professione medica. Il medico, che ha respinto ogni addebito, ha continuato a farlo fino all'ultima udienza di ieri. La parte civile e presunta vittima ha ricevuto, a titolo di risarcimento personale del danno, 3.500 euro. Il dottore aveva proposto il riesame contro la sospensione, ma il Tribunale gliel'aveva confermata. Passati i due mesi, la misura è scaduta e il dottore è tornato a fare il suo lavoro, anche se ha scelto di dimettersi dall'incarico di guardia medica.

L'uomo non ha scelto riti alternativi e sconti e ieri è arrivata la condanna, che adesso, grazie al suo avvocato, cercherà di ribaltare in sede di appello.

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