Cronache

"Nuova rotta". Ecco perché il pilota ha deviato prima dello schianto

Il cambio di tragitto è stato concordato con la torre di controllo. Si indaga anche sul fronte manutenzione

"Nuova rotta". Ecco perché il pilota ha deviato prima dello schianto

Ci sarebbe il maltempo alla base della decisione del pilota dell'aereo che si è schiantato ieri nel Milanese di cambiare rotta. Secondo quanto ha appreso Adnkronos sarebbe questa l'ultima comunicazione intercorsa tra il pilota e la torre di controllo di Linate, avvenuta poco prima che l'aereo, il Pilatus Pc12, precipitasse schiantandosi a San Donato Milanese. Il grave incidente, verificatosi pochi minuti dopo il decollo, ha provocato la morte di tutte le persone a bordo. La frase in oggetto spiegherebbe il motivo della improvvisa virata rispetto alla rotta iniziale. Subito dopo il decollo il velivolo aveva percorso il tragitto concordato, passando sull'Idroscalo e su Segrate. In seguito però il jet non ha proseguito verso sud, in direzione della Sardegna, andando a modificare la propria rotta. La modifica ha quindi avviato uno scambio di audio tra il pilota dell'aereo e la torre di controllo che ha chiesto spiegazioni riguardo all'azione. "Devio leggermente" per il maltempo la richiesta del pilota accordata con la torre di controllo.

Accertamenti anche sulla manutenzione dell'aereo

Qualcosa però non è andato secondo i piani e il jet privato ha iniziato a perdere quota per poi schiantarsi sul tetto di un edificio in costruzione. Secondo alcune testimonianze di persone presenti, il velivolo sarebbe precipitato con il motore in fiamme. La caduta è stata così improvvisa e veloce da non dare neppure il tempo al pilota, il 67enne miliardario romeno Dan Petrescu, di lanciare il Mayday. Sono stati avviati accertamenti anche sul fronte della manutenzione e sulle ultime manovre fatte dal magnate. Gli inquirenti non intendono abbandonare nessuna pista, con l’obiettivo di riuscire a spiegare cosa sia avvenuto ieri al Pilatus Pc12 appena decollato dall'aeroporto di Linate e diretto a Olbia che si è schiantato. Sull'incidente è stato aperto un fascicolo per disastro aereo dall'aggiunto di Milano Tiziana Siciliano e affidato ai pm Mauro Clerici e Paolo Filippini. Inoltre è stato confermato che sul velivolo da turismo, atterrato all'aeroporto di Linate lo scorso 30 settembre da Bucarest, non sono stati effettuati nello scalo milanese interventi di manutenzione o rifornimento di carburante.

Fondamentali saranno le risposte che gli inquirenti si aspettano dalla scatola nera, così come l’acquisizione di tutti i filmati ripresi sia da telecamere di sicurezza che direttamente dai cittadini presenti al momento della tragedia. Grazie alle immagini, alla scatola nera e alla conversazione tra il pilota e la torre di controllo si potrà ricostruire l’esatta dinamica degli eventi. Per aprire la scatola nera e leggerne il contenuto servirà uno speciale software, e con ogni probabilità questo compito toccherà ai tecnici dell'Agenzia Sicurezza Volo, che partecipa alle indagini.

Il cambio di rotta

Sembra comunque ormai certo che Petrescu abbia chiesto un piccolo cambio di rotta a causa del maltempo, effettuato in accordo con la torre di controllo. Allo studio c’è anche la quota a cui viaggiava l’aereo, così come la velocità che ha tenuto negli ultimi minuti prima della caduta fatale. I pm, oltre ai registri della manutenzione annuale dell'aereo, vogliono acquisire anche i registri di volo e i progetti dell'aereo, che era stato costruito in Svizzera e aveva un motore canadese. La Procura potrebbe nominare anche un consulente tecnico nell'ambito di un'indagine che si pensa possa essere molto lunga e complessa.

All'indagine dell'Agenzia nazionale per la sicurezza del volo (Ansv) parteciperanno anche i rappresentanti delle omologhe autorità investigative di Romania, Svizzera e Canada rispettivamente in relazione allo stato di immatricolazione del Pilatus Pc-12, dello stato di costruzione del velivolo (Svizzera) e dello stato di costruzione del propulsore (Canada). Ne ha dato comunicazione la stessa Ansv spiegando che la collaborazione con gli investigatori dei paesi esteri è prevista dalla normativa internazionale e Ue in materia di inchieste aeronautiche.

Intanto questa mattina, in coordinamento con l'autorità giudiziaria, il team investigativo dell'Ansv ha svolto il sopralluogo operativo sull'area in cui è avvenuto il drammatico incidente.

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