Affittopoli a Roma, lo scandalo che costa al Comune quasi 9 milioni

Il Campidoglio vuole vendere oltre 700 immobili di sua gestione. Immobili che, come mostrano Le Iene, sono affittati a pochi euro al mese e molti neanche pagano

Affittopoli a Roma, lo scandalo che costa al Comune quasi 9 milioni

Non si placa lo scandalo affittopoli a Roma. Ieri, infatti, il programma Le Iene è tornato sulla questione che riguarda da vicino il Comune di Roma. Il Campidoglio vuole infatti vendere oltre 700 immobili di sua gestione per poter fare cassa. Immobili che, come sottolinea il programma di Italia 1, sono affittati a pochi euro al mese. Per chi li paga, ovviamente.

Un cittadino paga 163 euro al mese per una casa, a due passi da piazza Navona, di 82 metri quadri. Il consigliere comunale Alessandro Onorato, intervistato dalla iena Filippo Roma, ha dichiarato di essersi preoccupato di prendere la lista degli immobili (ottenuta grazie all'intervento dei carabinieri) ora in svendita al Comune. Una lista in cui si scoprono dettagli interessanti: l’89 per cento degli inquilini sono all'interno degli stabili senza alcun titolo, che in tanti non pagano neanche quella quota irrisoria e che il Comune deve ricevere ben oltre 8 milioni e 800 mila euro di quote non ancora versate. Insomma, oltre al privilegio, gli inquilini ignorano i debiti accumulati negli anni.

Case di pregio in zone che in pochissimi potrebbero permettersi: Colosseo, Fontana di Trevi, Campo de' Fiori. "Mio padre era dipendente del Comune di Roma – spiega un inquilino – gli han dato casa. Basta". C’erano Veltroni, Alemanno, altri sindaci hanno fatto queste cose qua. Chi lavorava al Comune di Roma aveva una casa". Una inquilina abusiva spiega come è entrata dentro: "Eh sono arrivate delle persone e ci hanno fatto entrare".

"Suo padre come ha fatto ad occupare la casa?" chiede la Iena ad un altro "abusivo" in zona Colosseo. "Non so", replica l’uomo. L’inviato gli sottolinea la morosità. Lui controbatte: "Vabbè è inutile che ti sto a dire cosa è quella morosità. Non è mia. Non c’è una organizzazione che ti spiega le cose". Ma c'è anche chi ha la sua attività commerciale nei locali del Comune: "Non ci hanno mai fatto un contratto regolare. Quando mi regolarizzeranno, pagherò". Un ragionamento che non fa una piega visto che nessuno dell'amministrazione ha mai preteso gli affitti arretrati.

Il servizio si conclude con un botta e risposta tra le Iene e il vicesindaco di Roma Luigi Nieri sulla gestione del patrimonio comunale e il cosiddetto caso affittopoli. Rispondendo alle domande dell'inviato del programma, Nieri ha affermato: "Questa amministrazione non ha assegnato nemmeno una di quelle strutture, chiaro? Abbiamo messo tutto in rete, a giugno abbiamo aumentato gli affitti, abbiamo mandato via una società che gestiva da 15 anni il patrimonio" e "abbiamo fatto anche gli sgomberi". "Noi abbiamo messo tutto su internet, tutti i romani conoscono il patrimonio - ha affermato Nieri - Ci siamo attenuti alla legge. Quello che non c'è è perchè il garante della privacy non ci ha permesso di pubblicarlo, come ha fatto anche in altre città". "C'è qualcuno che questo elenco l'ha ottenuto attraverso i carabinieri...", lo ha interrotto il giornalista. "Se il consigliere lo ha dato alla stampa è una responsabilità sua. La sua trasmissione c'era anche in passato, negli anni in cui il patrimonio non era assolutamente pubblicato in rete. Non c'è un caso affittopoli - ha replicato ancora il vicesindaco -, c'è il fatto che questa amministrazione ha chiuso un'altra vicenda che andava avanti da anni: la gestione del patrimonio non da parte di Roma Capitale bensì attraverso la società Romeo che gestiva l'intero patrimonio. Abbiamo dovuto fare una gara" .

"Noi a ottobre abbiamo dovuto prorogare perchè la giunta precedente non aveva approvato il bilancio e in assenza di bilancio non si possono fare le gare. Quindi noi abbiamo approvato il bilancio e abbiamo fatto le gara, una gara europea: una per la gestione, una per la manutenzione", ha aggiunto.

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